domenica 30 dicembre 2007

Ciao Ciao 2007


Meno di 24 ore avremo salutato l'ormai stanco 2007 e saremo pronti ad accogliere altri dodici nuovi mesi.


Cercando di fare una sorta di bilancio, posso dire che dopo un'attenta e profonda analisi dello stato delle cose, sono soddisfatto di come questo anno si è svolto; certo, ci sono stati molti aspetti davvero deprimenti, ma altri altrettanto galvanizzanti; tutto questo fa sì che, a conti fatti, il 2007 sia un anno da ricordare con piacere ed in maniera estremamente positiva.


Alcune delle cose che mi sono piaciute in questo 2007, in rigoroso ordine sparso:


Musica:

Tori Amos live al Teatro Smeraldo in Milano e conseguente nuovo disco American Doll Posse

Magic di Bruce Springsteen

August and Everything After Remastered box set edition dei Counting Crows


Fumetti:

Fell volumi 1 e 2 di Warren Ellis e Ben Templesmith

DMZ di Brian Wood e Riccardo Burchielli

Demon di Jack Kirby


Film

I Figli degli Uomini di Alfonso Cuaron

Sangue-la paura non esiste di Libero DeRienzo

Solaris di Tarkowsky ( recuperato solo quest'anno in dvd )


Di questo 2007 poi, ho deciso di portarmi appresso tutto quello di buono che ho costruito sia da solo, che con pochi e stretti amici, mentre ho deciso di abbandonare ( udite udite!! per me un discorso del genere è sempre stato fantascienza pura! ) tutto ciò che di vecchio, logoro e pesante mi porto dietro da ormai troppo tempo. Così, in maniera leggera, senza troppi patemi d'animo o pippe mentali.

Come valore aggiunto a tutto ciò, forse la cosa più importante che porterò con me nel nuovo anno è la voglia di rinnovamento, nella vita, così come nella professione, maturata dopo un lento ma continuo processo di maturazione che mi accompagna ormai da alcuni mesi e che ha contribuito ad un vero e proprio cambio di prospettiva.


Si va dalle piccole cose a quelle più grandi ed impegnative;

in rigoroso ordine sparso posso citare:


la volontà di riprendere gli studi;


l'imparare una volta per tutte come si usa questo curioso elettrodomestico chiamato computer;


praticare uno sport in maniera continuativa, magari la boxe che mi ha sempre affascinato come disciplina più mentale che fisica, o comunque uno sport più in generale;


cambiare lavoro;
smettere di fumare;


Oltre a questi argomenti, molte altre cose che possono essere personali o meno.


Insomma, se la vogliamo mettere in questo modo, questi sono alcuni dei "buoni propositi" che faccio per il 2008, da attuare senza fretta, senza l'ossessione di riuscire a centrarli tutti in un sol colpo, ma anzi con costanza, uno alla volta se sarà necessario.


Sarà un anno di grande cambiamento, almeno per quanto mi riguarda e spero che lo possa essere per chiunque abbia maturato progetti, grandi o piccoli essi siano, a cui tiene in modo particolare.


Ciao ciao 2007, benvenuto 2008.


Un Augurio a tutti, di cuore.


Andre.

lunedì 24 dicembre 2007

Uno Strano Natale.


Ed anche quest'anno ci siamo; tra poche ore sarà Natale a tutti gli effetti...gli addobbi sono pronti, si stanno imbandendo le tavole, si dispongono i pacchetti sotto l'albero, si scambiano abbracci, baci ed auguri con amici, famigliari e qualche collega.
Quest'anno per me è uno Strano Natale, che trascorrerò all'interno delle mura domestiche con la mia famiglia riunita...mia madre, mio padre, le mie sorelle cognati e nipoti insieme ai cugini ed agli zii; nonstante questo quadro piuttosto comune a molti di noi, il mio è un Strano Natale, sopratutto perchè se da un lato ci sono stati fatti molto positivi che mi sono accaduti, dall'altro vi sono cose che si realizzano mentalmente in un istante, come delle imprevedibili virate che lasciano sorpresi, anzi, forse più che sorpresi...perplessi, è il termine che meglio si addice.
E là dove non si può che essere felici per le persone a cui succedono queste inaspettate virate, dall'altro meno non si può far che di sentirsi un pò più vuoti e fragili...ed in un certo senso anche un poco più soli.
Nonostante questo stato d'animo, mi sento di attendere queste poche ore che ci separano dalla mezzanotte in modo sereno, e godiamo a pieno, anche se molto spesso può risultare difficile in questi folli anni che viviamo, dello spirito ( quello vero ) di pace e gioia che questo periodo porta con sè.
Che possano esserci felicità e serenità in questo giorno per tutti noi.
Buon Natale.
Andre.

sabato 22 dicembre 2007

L'angolo di Spider - 1

Diamo il benvenuto ad una nuova rubrica curata dal mio amico Spider Jerusalem, qui a fianco; partiamo piano dato che mancano pochi giorni a Natale, e a Natale si sa'..."siamo tutti più buoni".


Dunque oggi un post rapido e asciutto su quello che mi è capitato di trovare surfando un po' sui vari blog internetiani; in particolare sono stato colpito da uno di essi, in cui vi era una nuova, ennesima, noiosissima polemica tra e contro operatori del settore fumetto in italia.


Dato che non voglio nemmeno avvicinarmi al voler entrare in una discussione come quella che ho letto, non esprimerò alcun parere in merito e tantomeno citerò il link espressamente, ma se proprio volete approfondire, vi posso rimandare per maggiori informazioni su ComicUs, nel nuovo episodio della rubrica Help curata da Michele Ginevra.


In realtà quello che mi domando ogni volta che mi capita di imbattermi in queste noiosissime diatribe telematiche ( ma non solo ) è quanto segue:

se qualcuno mi sta talmente sui coglioni per un qualsivoglia motivo più o meno personale, non sarebbe più semplice chiamare o contattare in qualche modo questa persona e regolare i conti in forma privata, anzichè portare questo mio scazzo alla ribalta sulla rete?


Viviamo davvero nell'epoca del Barry William's Show? O siamo tornati all'epoca romanica in cui si cerca il consenso del popolo nell'arena?

Credo fermamente che il mondo del fumetto abbia bisogno di cose ben diverse per crescere ed espandersi in maniera utile per tutti, lettori ed operatori, che non queste risse informatiche.

Che tristezza.

E che palle.

" Vi odio tutti! "

Andre.!

sabato 15 dicembre 2007

Me, Myself and I - Episodio quattro



Oggi non c'è molto di cui parlare, perchè il Natale è un periodo dell'anno abbastanza tranquillo e frenetico allo stesso tempo, in quanto siamo tutti un pò troppo stressati per via delle mille corse che si fanno per cercare il regalo giusto, comprare quello che hai deciso di cucinare per il pranzo natalizio, affrontare la calca che si aggira famelica nei centri commerciali o nei negozietti, il traffico sbroccato, il gelo che tutte le sere uscito da lavoro ti ha reso il parabrezza della macchina una sorta di pista di pattinaggio etc., ma allo stesso tempo a fine giornata si è comunque più contenti e soddisfatti del solito proprio perche si sono dovute affrontare tutte queste cose tipiche di questo periodo...che se Dio vuole, arriva solo una volta all'anno.

In un certo senso si inizia a fare anche un bilancio dell'anno che si sta apprestando a terminare, ripercorrendo con la memoria tutte le tappe che si sono percorse in questi lunghi 12 mesi e molte volte si pensa a quello che poteva andare meglio o andare peggio, quasi senza soluzione, anche se per pochi attimi.

In realtà il post con il mio bilancio 2007 me lo tengo per il 31 dicembre, però mi sembrava un buon inizio per introdurre un testo di una canzone che mi piace particolarmente dato che rappresenta un poco una metafora per chi fa un lavoro creativo o bazzica anche solo da quelle parti e, più in genereale, della vita stessa; l'autore del pezzo è l'immenso Leonard Cohen e se non conoscete la sua musica...bhè...correte subito ai ripari!!!!!

Tower of Song


Well my friends are gone and my hair is grey I ache in the places where I used to play And Im crazy for love but Im not coming on Im just paying my rent every day Oh in the tower of song

I said to hank williams: how lonely does it get? Hank williams hasnt answered yet But I hear him coughing all night long A hundred floors above me In the tower of song

I was born like this, I had no choice I was born with the gift of a golden voice And twenty-seven angels from the great beyond They tied me to this table right here In the tower of song

So you can stick your little pins in that voodoo doll Im very sorry, baby, doesnt look like me at all Im standing by the window where the light is strong Ah they dont let a woman kill you Not in the tower of song

Now you can say that Ive grown bitter but of this you may be sure The rich have got their channels in the bedrooms of the poor And theres a mighty judgement coming, but I may be wrong You see, you hear these funny voices In the tower of song

I see you standing on the other side I dont know how the river got so wide I loved you baby, way back when And all the bridges are burning that we might have crossed But I feel so close to everything that we lost Well never have to lose it again

Now I bid you farewell, I dont know when Ill be back There moving us tomorrow to that tower down the track But youll be hearing from me baby, long after Im gone Ill be speaking to you sweetly From a window in the tower of song

Yeah my friends are gone and my hair is grey I ache in the places where I used to play And Im crazy for love but Im not coming on Im just paying my rent every day Oh in the tower of song

( Tower of Songs, Leonard Cohen - 19...non me lo ricordo più! )

Andre.!

martedì 4 dicembre 2007



Dato che oggi ci ho quasi rimesso due dita della mano destra mentre mi cucinavo un piatto di pasta ed ho quindi un umore abbastanza di merda, riallacciandomi direttamente al discorso del mio socio Cesko sull'esperienza lucchese ( vedi : "Avventure del Coniglio-spinn off" ), posto una sorta di risposta piuttosto velenosa e veemente a tutti quelli che hanno dubbi sulla propria attività artistica nel campo dei comics, ma non solo, e spendono la vita a farsi pippe mentali invece di mettersi sotto ed iniziare a sputare sangue, sudore e rosari sulla tastiera o al tavolo da disegno.

Non sono parole mie, ma di un certo Andrea Pazienza e provengono dritte dritte dal libro qui a fianco...

…fai l’artista.
Te ne freghi, ma in verità è la gente che se ne frega!
Dici: che mi frega, sono un artista, se vi va bene così, sennò cicca.
Ma sai che gliene frega alla gente che sei un artista!
Sei un artista?
E ce lo cachi che sei un artista!
In pratica, o diventi produttivo o vaffanculo.
E guarda che Andrea Pazienza che non caca, tutto così insomma,
è un fatto che ti sei inventato tu, cioè un mito che non esiste!
Non sei tu che non cachi, ma gli altri che ti hanno emarginato!

Dormi una notte in facoltà e hai fatto l’occupazione, squacqui
due manifesti e sei con la coscienza a posto! L’ Espresso una settimana sì
e due no e Linus quando ti capita, ed ecco risolto il problema del tenersi
aggiornato! E manco hai il buonsenso, macchè, il pudore di starti zitto!
Noooo! Dice : vabbè, almeno sta zitto.
Il compagno qua spara giudizi sugli autonomi o che so, su robbe grillet
con l’aria di chi da sempre è immerso fino al collo di cose circa collettivi,
jaquerie o nouvelle vogue!

Oooh, ma ci credi tutti scemi?
Sai cosa si dice di te dopo che hai sparato qualche palla atomica?
Si dice: oh, inutile parlargli, tanto è scemo! Oppure: ma sì fatelo dire,
quel coglione! O al massimo ti si concede l’alibi della pazzia, e in questo
caso tu parli e qualcuno dietro di te ci fa segno come dire “ditegli sempre di sì…”

( Le straordinarie avventure di Pentothal, Andrea Pazienza, 1977. )

Andre.

domenica 25 novembre 2007

Una "Golden Age" anche per la Marvel?


Quoto direttamente dal sito Comicus.it :




" Dodici eroi dimenticati si apprestano a fare il loro ritorno nell’Universo Marvel nella miniserie di dodici numeri intitolata The Twelve e curata da Joe M. Straczynski (Amazing Spider-Man, Supreme Power) e Chris Weston (Fantastic Four: First Family). "




...come presupposto fa molto " The Golden Age " di James Robinson e Paul Smith, uscito per la concorrente DcComics nel 1993 , del quale posto la cover del tpb qui sopra...che ne dite?



Per una bella preview sui personaggi coinvolti in questo revival, vi rimando direttamente a ComicUs.it :


Andre.!

venerdì 23 novembre 2007

P.S.


...la storia reale dietro la creazione del personaggio Octobriana è peraltro davvero affascinante e stranissima. Se volete saperne qualcosa in più, date uno sguardo al link qui accanto o lanciate il vostro motore di ricerca preferito!


Andre.!

L'Eredità di Luther Arkwright


A pochi giorni dall'uscita del tanto agognato ( da qualcuno, almeno...) tomo secondo di Cuore dell'Impero di Bryan Talbot ( che purtroppo a LuccaComics quest'anno mi è sfuggito...:(... ), per Comma22, ecco un piccolo ricordo di come entrai in contatto con questo autore la prima volta.


Nel 1993 mi recai nell'edicola in cui ero solito comprare le tonnellate di fumetti che oggi ricoprono le pareti del mio ex studio a casa dei miei genitori, quando mi imbattei in uno albo di cui non avevo mai sentito parlare fino a poco prima, edito da uno sconosciuto editore bolognese; era un albo di 64 pagine patinate in bianco e nero racchiuse da una copertina in cui un uomo dai capelli bianchi con gli occhialetti tondi alla Lennon fissava il lettore, mentre alle sue spalle si apriva uno scenario che poteva essere Mosca, i cui cieli tersi ed ampi venivano solcati da una strana aeronave rettangolare mossa da eliche.

Che cosa bizzarra, pensai lì per lì...però il tizio ha un qualcosa di affascinante nel look! Magari è una cosa tipo Vertigo e quindi ci vado a nozze!!


Un rapido scambio di battute con l'edicolante ( Andrea, il Melone Meccanico, grande appassionato di cinema e comics, nonchè voce solista degli ormai leggendari South-a-Phoss, con il quale poi divenni grande amico anche nella vita...), ma al momento non mi seppe dire molto di più se non quel poco che circolava in giro su questa nuova testata e sul suo editore,Telemaco Comics.


Arrivai a casa, dopo le lezioni, con il malloppo di comics sotto mano ed iniziai a leggerli, come mio solito, da quello che mi interessava di meno a quello che bramavo maggiormente, lasciando da parte come sempre le nuove testate o quelle più bizzarre; iniziando dall'Uomo Ragno,passando per gli Incredibili X-Men, arrivai a DcComics Presenta ed infine a...LUTHER ARKWRIGHT.


Questo era infatti il nome del bizzarro personaggio con gli occhialetti alla Lennon.


Ricordo che era il numero 2 di 4, quindi ci trovavamo nel pieno svolgimento di una storia fantascientifica con pesanti implicazioni socio-politiche non lineare, che spostava la narrazione da un mondo parallelo ad un'altro con una tale scioltezza e vertiginosità da risultare incomprensibile; il disegno realistico poi era in bianco e nero, fatto di un infinito e pesante tratteggio tipico della scuola inglese degli anni 80, ma il vero shock furono i personaggi e le situazioni: una guerra a livello mondiale guidata da un'Inghilterra vittoriana in cui coesistevano aeronavi, supercomputer senzienti, armi laser accanto a divise da ufficiale dell'esercito prussiano etc., sangue vomito e sperma come se piovesse, questo Luther Arkwright del quale non capivo la collocazione all'inteno del racconto poichè esisteva su ogni piano della realtà in cui ci si imbattesse nel racconto e, su tutti, un'eroina russa che sembrava uscita da un western porno softcore anni 70 chiamata OCTOBRIANA che guidava una rivoluzione a livello planetario sul suo piano della realtà alternativa, nonchè l'intero Casato Reale inglese che era parte attiva e centrale del racconto.


Decisamente troppo, per i miei gusti dell'epoca...anzi un incubo vero e proprio. Questo autore, tale Bryan Talbot, che ricordavo piacevolmente per il meraviglioso Sandman Special insiema a Neil Gaiman, doveva avere qualche problema di troppo.


Passano gli anni ed ecco che Luther Arkwright incrocia nuovamente il mio cammino, credo fosse il 1998 o giù di lì, in una delle edizioni più squallide che avessi mai visto del Quark Hotel di Milano, sullo stand di un amico commerciante, questa volta in forma completa, 4 su 4...non riesco a fermarmi e lo prendo nuovamente, stavolta in una versiona brossurata con un fottio di materiali aggiuntivi, contributi, articoli ed interviste e l'introduzione di un certo signore chiamato Alan Moore...chiamalo fato, chiamalo karma, chiamalo destino.


Sindrome di Stendhal. Immediata, fulminante.


Inutile aggiungere altro, se non che ad oggi, dopo quel primo burrascoso ed insostenibile incontro al quale non ero minimamente preparato 4 o 5 anni prima ,con il personaggio e la storia,THE ADVENTURES OF LUTHER ARKWRIGHT condivide lo stesso spazio di Watchmen, Sandman, Elektra Assassins, Dark Knight e Transmetropolitan sullo scaffale di casa e nello scaffale mentale che ho in testa e con il quale convivo ogni giorno; ed il suo autore, BRYAN TALBOT, creatore tra le altre cose di quello struggente capolavoro di lirismo assoluto che è The Tale of One Bad Rat, è diventato uno degli autori che amo ed ammiro e che più ha influenzano il mio modo di scrivere e pensare ai fumetti.


Andre!


giovedì 15 novembre 2007

Me, Myself and I - Episodio tre


Oggi voglio postare una cosa che proviene ancora da uno dei miei innumerevoli, vecchissimi notes; in questi giorni quello che sto per postare ha assunto una valenza un pò particolare anche per quanto riguarda il mio impegno nel campo del fumetto...insomma, una specie di monito per Me,Myself and I in primo luogo, ma anche per chiunque voglia rifletterci sopra un momento.


Forse a volte, quando sembra di essersi smarriti nel proprio labirinto interiore, in realtà si è solo due passi a lato...un pò come le cose che sembrano non avere nessuna attinenza con il mondo del fumetto di cui spesso parlo in questo luogo; forse esse sono solo due passi a lato rispetto al centro.



Chiavi




Ogni giorni ci vengono offerte una moltitudine di chiavi.

Ognuna ha un suo colore,
ognuna possiede una sua forma.

Qualcuna permette di aprire le porte giuste…
…altre spalancano le porte dell’Inferno…
…altre ancora,non ti appartengono
ma
incrociano ugualmente il tuo cammino
e, forse, solo in apparenza,
non servono a nulla.

Ognuno ne trovera’ una ,
diversa nella forma e nel colore,
che apre la propria porta.

Nostra è la Scelta.

Nostra è la Convinzione

Nostra è la Volonta’

di usare quella chiave.



( presa da un mio vecchio notes giallo scritto a mano nell'anno di grazia 1993, rimasterizzata su una tastiera nel 1997.)


Andre.!

mercoledì 14 novembre 2007

All'ombra di Corto: un apprezzamento.


Eccomi di ritorno su questi schermi...ciao a tutti!


Come va lì fuori?


Qui tutto discretamente...mediamente nella quotidiana normalità.


Dato che il mio compagno di merende Franz ha già pensato a fare un primo reportage abbastanza approfondito e pungente, sul quale peraltro mi trovo in accordo quasi su tutta la linea, sul nostro Lucca Trip (...oh approposito...vorrei ringraziare anche io la mitica Antonella per l'incrollabile pazienza che ha dimostrato nel seguirci in questa impresa e, nota personale, nel sopportare la mia sociopatia che nell'ultimo mese, complice la stanchezza psicofisica che mi portavo appresso da parecchio tempo, ha toccato vette davvero allarmanti...grazie Anto. Di cuore.), passo oltre , riservando alcune mie osservazioni sulla manifestazione per i tempi a venire e vado a parlare di una riscoperta che ho fatto solo di recente, ovvero Hugo Pratt.


Di Pratt e delle sue opere più famose o minori c'è in giro chi ve ne può parlare molto più e sopratutto meglio di me dato che, forse più per "pigrizia" che altro, l'ho scoperto molto tardi come autore, decidendo che forse era ora e tempo di avere un'edizione completa e ragionata almeno del suo Corto Maltese solo nel momento in cui è uscita quella di Panini/Gruppo Ed. L'Espresso di un paio di anni fa, ma voglio comunque parlare di qualcosa che avevo completamente dimenticato di possedere.


Qualche giorno fa stavo rovistando in un paio di scatole nelle quali ho riposto molti libri e romanzi per motivi di spazio e mi sono imbattuto in " Aspettando Corto ", edito da Del Grifo nel 1987; non ricordo esattemente come ne entrai in possesso...forse un regalo, forse parte di un "acquisto di massa", no lo so.
Scritto in prima persona da Pratt stesso, è una sorta di autobiografia che parla dei suoi viaggi ed alcune delle sue esperienze di vita, spaziando dal Ventennio fino ai giorni nostri ( gli anni 80 all'epoca dell'uscita), in cui sapientemente ed indissolubilmente si mescolano realtà e romanzo; ed è questa la cosa davvero affascinante: in un italiano che risente in molti punti di un'irresistibile contaminazione con il dialetto veneto e lo spagnolo, ma anche dell'inglese, francese e antica lingua africana, retaggio del suo perpetuo peregrinare attraverso il mondo, Pratt dimostra qui, a mio modesto parere, la sua piena potenza come narratore di storie, che in questo particolare caso è priva del supporto visivo dato dai suoi pennelli ( se non nella parte finale dove vi sono riprodotte circa un'ottantina di pagine di schizzi e fotografie di viaggio, non necessariamente legate al contesto del libro ),riuscendo a creare un mondo ed uno stato d'animo tali in chi si immerge nelle lettura da rendera vivi e vividi i colori, gli odori, le città da un'estremo all'altro del mondo di cui scrive, semplicemente attraverso questo accostamento di linguaggi così assolutamente diversi tra loro, ma incredibilmente evocativo.


E' come viaggire attraverso i caldi mari del sud del mondo, attraversare l'Africa per giungere alle fredde ed umide corti veneziane senza nemmeno muoversi dalla poltrona di casa, ma sentendo il dolce cullare del' oceano-mare, il sole implacabile che brucia sulla pelle, l'odore pungente delle acque lagunari mescolarsi alla civiltà.


Per molti romanzi e romanzieri, ho sempre pensato intimamente che questa capacità fosse un punto non propriamente a favore, dato che in un certo qual modo può assopire la voglia di viaggiare in prima persona, ma in questo caso no.
In questo caso si ha l'impulso irrefrenabile di prendere uno zaino, metterci dentro un cambio e partire senza voltarsi indietro e senza preoccuparsi di avere una meta ben precisa, ma con il solo scopo di viaggiare per vivere e sentirsi vivi.


Come Corto.

Aspettando Corto, appunto.


Se avete voglia di setacciare qualche bancarella o qualche remanider, portatevi a casa questo libro e leggetelo; è un'esperienza impagabile.


Andre.!

mercoledì 7 novembre 2007

Le Avventure del Coniglio-Spin Off-del Franz


Ebbene si, anch' io son tornato.
Complice il novello allacciamento internet a casa mia, spero proprio ora di poter curare di più questo spazietto, che mi è stato gentilmente offerto dalla regia.
Visto che Andrea ha iniziato questa nuova rubrica, io creo subito una miniserie collegata, commentando a mio modo la nostra sortita di Lucca.
Frequento Lucca Comics più o meno dal 1999, quando ancora si svolgeva nelle tenso-strutture agglomerate tra il palazzetto dello sport cittadino e il fangoso posteggio; la gita si sviluppava più o meno nell' arco di una giornata, poche ore di visita, con levatacce e rientri in serata, ma con la gioia di aver comprato chili e chili di carta colorata, meglio nota come fumetti.
Poi i fumetti ho cominciato a farli io e, dall' anno scorso, Lucca Comics ha assunto un' altra valenza, almeno per me.
ho passato anni a trottolare per il mondo, pensando che solo l' estero fosse degno di conoscere le mie/nostre fatiche, e per questo penso di essere un perfetto idiota!
Ben inteso, non voglio snobbare il mercato estero, darei un braccio per lavorarci, però, visto che ci lamentiamo costantemente del fatto che nessuno nota e valoriza i nostri lavori nel Bel Paese, forse dobbiamo del tutto rivedere i nostri piani di conquista...
Vengo a quagliare con il discorso Lucca.
Se vogliamo veramente cambiare le cose, noi nuovi autori, dobbiamo guardare di più al mercato nostrano, insistere a presentare i nostri progetti qui in Italia, se non altro per tentare di sensiblizzare editori ed addetti al settore, che per ora prediligono importare materiale invece che investire su prodotti nostrani.
In questo Lucca Comics sta cercando di ritagliarsi uno spazio autorevole.
Non vuole essere una marchetta, questo mio pensiero, solo un reportage di quanto visto e toccato con mano:
dal Contest alle portfolio reviews da parte degli editori italiani, la fiera presenta alcuni importanti occasioni per tutti coloro che vogliono fare fumetto e farlo bene!
Dimostriamo di avere quella marcia in più, e facciamogli capire che allevare un vivaio di autori Italiani è meglio che chiamare la solita meteora internazionale!
Da qui a trovare poi seriamente un lavoro ne passa, ma almeno non perderemo un treno importante!
Scusatemi, se vi ho annoiato, farò ammenda, ma questo vuole essere probabilmente un consiglio a voce alta in primis per me stesso...
Per colorare questa sbrodolata di parole posto uno dei lavori che presentammo ad Angouleme.
Buona sera e buona fortuna.
Citazione del giornalista Ed Murrow.
Franz
P.S. Un ringraziamento va alla mia morosa, che si è fatta due maroni, GRAZIE ANTO!

martedì 6 novembre 2007

Le Avventure del Coniglio - episodio 1 -



Complice il fatto di essere stati alla LuccaComics di quest'anno, mi sono deciso ad aprire una nuova rubrica che spero possa proseguire per un po', anche se con cadenze alterne; in questa sede, Franz ed Io parleremo un po' di quelle che sono state le nostre peregrinazioni nel "meraviglioso mondo dei fumetti", raccontando viaggi, incontri, skazzi, e soddisfazioni che abbiamo collezionato nell'arco di questi 10 anni, ai quattro angoli del globo, fino a spingersi là, dove mai nessuno è giunto pri...er...uhmm...forse ho sbagliato citazione...vabbè, ho reso l'idea?

Come compagno di viaggio e mascotte di questa rubrica ho scelto il simpatico animaletto qui a fianco e la sua spaventosa ombra, un pò perchè sono un grande fan del film Gremlins, un pò perche penso che in un mondo dove abitano Conigli di Metallo, in buon Gizmo non si troverebbe a disagio...sempre che non mangi e si faccia il bagno dopo mezzanotte, ovviamente!!

Vediamo un po'...da dove iniziare...bhè! Perchè non dall'inizio!

Gennaio 2003, Angoulemme.

Fu il nostro primo anno alla convention francese, quando ancora il Coniglio di Ferro non esisteva ma al suo posto vi era una combricola di ex compagni di classe che usciti freschi freschi dal corso di studi, avevano passato l'estate a progettare titoli da poter proporre ad un editore; fu un'esperienza per me grandiosa, oltre che formativa anche se si concluse con un nulla di fatto.

I momenti leggendari furono senz'altro due:

il primo appena arrivati, ovvero quando ci recammo al luogo dove avevamo prenotato per dormire; avete presente il motel Bates di Psycho? Bene. L'unica differenza è che era una casa privata abitata da una signora che poteva avere...che ne so...130 anni, che fumava circa 4 pacchetti di sigarette al giorno ed era afflitta da una simpatica tosse tipo bronchite cronica. La casa era piena di gabbie per canarini vuote ma mantenute in perfette condizioni e con il distributore di mangime che prontamente veniva riempito ogni giorno,ed in un angolo vi era la ciotola di un gatto, che in 4 giorni di permanenza, nessuno di noi ha mai visto...ed eravamo in 7; una mattina, l'ultima se non ricordo male, la signora, gentile e premurosa, ci chiese se volevamo la colazione mentre si avvicinava minacciosamente con in mano una scatoletta di cibo per gatti ed il lavello era pieno di pentole che credo fossero lì dal 1984...Dio, surreale è davvero poco a dirsi;

il secondo momento leggendario fu sicuramente il viaggio di ritorno, passato in 7 dentro un vagone notte...avete presente il carro bestiame che si vede nei vecchi film western? Ecco. Vi siete fatti un'idea.

Il mio momento personale che mai scorderò, fu l'incontro con Neil Gaiman, verso il terzo giorno, che stava presentando la versione francese di Coraline; ricordo che passeggiando per i padiglioni della convention, sparsi nel cuore di una splendida città gotica come è Angoulemme, con quell'aria strana dell'inverno di gennaio, lo intravidi ad un tavolo. Non potete capire che tuffo al cuore, persi letteralmente un battito! Non avevo la benchè minima intezione di avvicinarmi, dato che la tremarella mi aveva preso dritto alle gambe, quando Franz mi guardò e mi disse " Bhe? Che stai aspettando? ", spingendomi letteralmente davanti allo stand; presi una copia di Coraline, la porsi a Mr.Sandman in persona e gli chiesi di autografarmela e biascicai qualcosa in inglese tipo " La ringrazio per avermi cambiato la vita con il suo lavoro", alchè lui rispose con un sorriso mentre mi restituiva il libro qualcosa come " No,no, non è il caso, è troppo davvero".

Sono stati i miei 10 minuti da nerd piu' belli che abbia mai vissuto, ed oggi Coraline, è l'unico libro che non ho mai riacomprato tradotto di Mr.Gaiman, perchè legato indissolubilmente a quel particolare momento.

In mezzo vi furono 4 giorni di file, discussioni più o meno pacate tra di noi, incazzature di vario genere, tanta stanchezza fisica e psicologica e colloqui interminabili, dove il migliore fu senza dubbio quella allo stand Glenat: arriva il nostro turno, ci avviciniamo ed iniziamo ad esporre il nostro progetto a questo ragazzino di non più di vent'anni che alla fine ci disse più o meno " fate gli imbianchini, così potete comunque lavorare con un pennello in mano." Dal basso della nostra inesperienza, non ci restò altro da fare che raccattare la nostra roba ed uscire dallo stand con un bel " fanculo " stretto tra i denti.

Eravamo giovani e mancavamo di esperienza, ma iniziammo ad apprendere più da vicino quelle che potevano essere le reali limitazioni del presentare materiale alle convention. Presto qualcosa lo imparammo ( forse...).

Ripensandoci oggi, mi viene davvero la risata alla bocca, perchè alcune situazioni le trovo talmente surreali che non riesco a darmi una spiegazione, ma comunque fu l'inizio e forse la prima consacrazione dell'amicizia che mi lega a Franz. Nel corso degli anni, molte delle persone che erano con noi in quel viaggio si staccarono dal gruppo, perseguendo o trovando altre dimensioni, chi nell'animazione, chi nella musica, chi abbandonando il campo per dedicarsi completamente ad altro, ma quell'anno fummo tutti insieme, ( nota critica: anche se in misure diverse...) impegnati a conseguire i nostri sogni.

Il fatto che non ci riuscimmo, è solo un dettaglio perchè ben altro si sarebbe prospettato di lì a poco sull'orizzonte...ma questa è un'altra storia! ( che banale!!! ).

Hey Gizmo! Molla quella coscia di pollo!!!!!

Andre.!

domenica 4 novembre 2007

Il Ritorno


iHola!

Eccomi di ritorno dall'edizione 2007 di LuccaComics.


Non mi dilungo più di tanto su questo evento perchè devo ancora metabolizzare un po' questa mini vacanza e formulare un pensiero coerente sulle mie impressioni; quindi rimando ai prossimi giorni la sentenza ( !! ).


Colgo invece l'occasione per postare qui sopra un'immagine di un'opera che finalmente è entrata e far parte della mia collezione personale dopo molti anni in cui l'ho osservata con un po' di timore e diffidenza quasi riverenziale, ovvero la saga dell' " Eternauta ", di Oesterheld e Solano-Lopez, nella versione di tre cartonati del 1993 editi nella collana EuraComix dell'Editoriale Eura.


Sono al secondo volume di tre e devo dire che dopo un primo sforzo notevole per mandare giù questo tipo di disegno ( che certo la stampa tipografica non aiuta molto, purtroppo...), sono affascinato!


Ne riparlerò più approfonditamente quando lo avrò terminato ( in tutto sono quasi 700 pagine ), ma è davvero spaventoso, come metafora della situazione politica argentina degli anni 60-70, ma affascinante per lo sviluppo della storia puramente fantscientifica che racconta.


Torno alla lettura! Ci rivediamo qui presto!


Andre.!
P.S. : mi sono finalmente deciso a postare un po' di immagini legate ( o meno ) alle cose di cui ho scritto fin'ora. Magari ci vorra un po' perchè siano complete , ma almeno è un inizio...tornate, date un'occhiata e ditemi, se vi va, che ne pensate!


martedì 30 ottobre 2007

Andata/Ritorno



Ultimo post, prima di chiudere la valigia!

Domani si parte per Lucca, per una tre giorni di comiconvention, con tutti i beni e mali di questo tipo di eventi.

Uno dei lati positivi a livello personale è quello di avere una settima libera, in cui avrò modo ( mi auguro ) di andare in "decompressione psicofisica", dato che l'ultimo periodo è stato caratterizzato da un sovraccarico da stress, portato da molte...troppe forse...vicissitudini che mi ha fatto dare un pò i numeri, in tutti i sensi ed in tutti i frangenti ( cosa che si è notata parecchio anche sui miei ultimi post...).

Bene!
Detto ciò, ci rivediamo qui all'inizio della prossima settimana, con impressioni, commenti e magari qualche gossip dall'happening toscano, non prima però di rilasciare un hot tip cinematografico: consiglio a tutti ( ma proprio tutti!! ) " A/R-ANDATA+RITORNO ", secondo film di Marco Ponti, già autore dello strepitoso "SantaMaradona"del 2001, dal quale riprende indirettamente più di un elemento pur non essondone un seguito; protagonisti una Vanessa Incontrada che definire incantevole è riduttivo, e sopratutto il grandissimo Libero DeRienzo, attore annoverabile tra i più bravi, entusiasmanti volti italiani emersi negli ultimi anni, contornati da un indimenticabile, stralunato cast di supporto.

Citando pari pari: "...vabbè, s'è fatta 'na certa", quindi, buona visione e buon fine settimana a tutti!

Andre!

giovedì 25 ottobre 2007

Fotografia di un momento

Il senso più lato di questo pezzo è quello che caratterizza come mi sento in questo momento...è la fotografia di un attimo, di un momento, che spero già domani sia scomparso.

E' la storia di tutti e nessuno, è la storia di me che scrivo, di te che stai leggendo, di Johnny, Billy, Terry come di Luca, Alfonso,Giorgia... di tutti voi e di nessuno di voi.

Ma almeno una volta nella vita, ognuno ha provato queste sensazioni.



THE PROMISE

Johnny works in a factory and Billy works downtown
Terry works in a rock and roll band
Lookin' for that million-dollar sound
I got a little job down in Darlington
But some nights I don't go
Some nights I go to the drive-in, or some nights I stay home
I followed that dream just like those guys do up on the screen
And I drive a Challenger down Route 9 through the dead ends and all the bad scenes
And when the promise was broken, I cashed in a few of my dream

Well now I built that Challenger by myself
But I needed money and so I sold it
I lived a secret I should'a kept to myself
But I got drunk one night and I told it
All my life I fought this fight
The fight that no man can never win
Every day it just gets harder to live
This dream I'm believing in
Thunder Road, oh baby you were so right
Thunder Road there's something dyin' on the highway tonight

I won big once and I hit the coast
But somehow I paid the big cost
Inside I felt like I was carryin' the
broken spirits
Of all the other ones who lost

When the promise is broken you go on living
But it steals something from down in your soul

Like when the truth is spoken and
it don't make no difference
Something in your heart goes cold

I followed that dream through the southwestern flats
That dead ends in two-bit bars
And when the promise was broken I was
far away from home
Sleepin' in the back seat
of a borrowed car

Thunder Road, for the lost lovers and all the fixed games
Thunder Road, for the tires rushing by in the rain
Thunder Road, Billy and me we'd always say
Thunder Road, we were gonna take it all and
throw it all away

( The Promise, Bruce Springsteen, - 18 Tracks -1998 )

Andre.

lunedì 22 ottobre 2007

Sogni dallo Spazio ( interno e profondo )


Alle volte mi domando perchè continuo ad ascoltare tutti i piagnistei e confidenze esistenziali dei miei amici.

Cazzo. Sembra che abbiano un radar per riuscire a localizzarmi ovunque io sia, a qualunque ora del giorno o della notte, per attaccare a parlare della ragazza che li ha mollati per uno che il è contrario di loro, piuttosto che del tipo alto, figo e latino che le ha ammaliate con uno sguardo... ribadisco: eccheccazzo.

Ma passa mai per la testa di queste persone che anche IO ho dei problemi esistenziali, che mai come in questo periodo somatizzo in vari modi, e che forse mi piacerebbe che qualcuno di loro provasse ad ascoltarmi o se ne stesse semplicemente zitto?

Vabbè..detto questo, che mi premeva non poco mettere giù per scaricarmelo dal groppone, passo a parlare di qualcosa di più interessante e bizzarro; guardando noiosamente la tv questa sera in prime time, mi è capitato di vedere una puntata di Voyager, su rai due, in cui uno dei servizi parlava delle voci dei cosmonauti russi captate dallo spazio negli anni '60 da due fratelli torinesi con il loro apparato ricetramettitore.

Incuriosito da questa cosa mi sono lanciato in una surfata sul web per scorprire qualcosa di più e devo dire che si trovano dei documenti davvero interessanti sulla storia segreta e non della conquista dello spazio sovietica durante gli anni della cortina di ferro.

In particolare ho beccato un articolo che trattava delle allucinazioni che i cosmonauti hanno vissuto nello spazio durante i loro voli...si va dalla musica classica proveniente dallo spazio esterno profondo, passando per pianti di bambini fino ad arrivare alla conversazione con fantasmi della propria famiglia.

Tutto ciò mi ha riportato alla mente il meraviglioso 2001 NIGHTS di Yukinobu Hoshino, un bellissimo manga di fantascienza " tecnica ", ovvero basata su principi scientifici effettivamente esistenti ed applicabili nel campo dell' aeronautica spaziale, di un paio di decine di anni fa, uscito all'inizio degli anni '90 per Granata Press e ristampato da FlashBook un paio di anni addietro in eleganti tancobon ( si scrive così? ), che parla del sogno dell'uomo in merito alla conquista dello spazio profondo, inteso come una metafora quasi zen sul bisogno che ogni essere umano, ma non solo, ha di conquistare la parte più profonda di sè stesso.

Affascinante davvero! Non mi meraviglierei se prima o poi mi decidessi a scrivere qualcosa in merito per una delle mie possibili proposte fumettistiche, dato che la prima volta che lo lessi, rimasi con gli occhi sognanti rivolti al cielo ( e dentro il mio animo ) per parecchi mesi.

Andre!

martedì 16 ottobre 2007

Me, Myself and I - Episodio due


Sono giorni strani, in periodi caotici di anni incomprensibili.

Una persona a cui voglio bene se ne va per un po'.

Non sono felice per la sua partenza, ma a volte serve perdersi per potersi ritrovare.

" Per ogni partenza, un ritorno.".

Questa è dedicata a Lei.


JAMAICA FAREWELL

Down the way where the nights are gay
And the sun shines daily on the mountain top
I took a trip on a sailing ship
And when I reached JamaicaI made a stop
But I'm sad to say, I'm on my way
Won't be back for many a day
My heart is down my head is turning around
I had to leave a little girl in Kingston town

Down at the market you can hear
Ladies cry out while on their heads they bear'
Akey rice, salt fish are nice
And the rum is fine any time of year
But I'm sad to say, I'm on my way
Won't be back for many a day
My heart is down my head is turning around
I had to leave a little girl in Kingston town

Sounds of laughter everywhere
And the dancing girls swaying to and fro
I must declare my heart is there
Though I've been from Maine to Mexico
But I'm sad to say, I'm on my way
Won't be back for many a day
My heart is down my head is turning around
I had to leave a little girl in Kingston town

Down the way where the nights are gay
and the sun shines daily on the mountain top
I took a trip on a sailing ship
And when I reached Jamaica
I made a stop
But I'm sad to say I'm on my way
Won't be back for many a day
My heart is down my head is turning around
I had to leave a little girl in Kingston town.

( Jamaica Farewell, in una versione molto bella eseguita da Eugenio Finardi per l'album "Acustica" - Elettra Records - 1994 ).

Andre.

sabato 13 ottobre 2007

Ritorno dalla Zona M


Finalmente, dopo mille tentativi, il nostro commesso-nauta preferito, è tornato sano e quasi salvo dalla Zona M.
Si lo so, il nome sembra quello della zona N ( o negativa ) dei Fantastici Quattro, ma la mia fantasia è limitata…per cui viva i plagio-omaggi!
Ma torniamo alla Zona M.
Questo piano della realtà è abitato da famelici zombie mangiatori di cervello, che si nascondono in mezzo ad alti filari di scaffali colmi di svariati tipi di merce e oggettistica varia, che all’ occasione, si può utilizzare come arma, per combattere questi disgustosi esseri (e qui il plagio-omaggio è al videogame Dead Rising per 360).
Purtroppo il nostro commesso-nauta, dopo essere scampato a numerosi attacchi dei branchi di zombie, è stato catturato dai boss-vampiri, che l’ hanno tenuto prigioniero per settimane e settimane nei loro terribili lager-shop.
Ma come ogni eroe che si rispetti, è riuscito a liberarsi e tornare a noi.
Purtroppo ho paura che presto dovrà comunque farvi ritorno, per tentare di liberare altri come lui dalla prigionia!
Quante cazzate che invento…
P.s. Nella zona M ho incontrato il tizio qua sopra. Se lo incontraste aiutatelo, non denunciatelo alle autorità!
E’ una brava persona, garantito!!!

Franz.

domenica 7 ottobre 2007

Letture del weekend - Steampunk


Oggi un post un po' meno impegnato e veemente di quelli precedenti.

Nel week-end mi sono imposto di leggere qualcosa che avevo comprato tempo fa solo perchè lo trovavo spettacolare visivamente, ovvero i due volumi di STEAMPUNK di Joe Kelly e Bachalo, uscito per MagicPress qualche anno addietro.

Riconfermo quello che pensavo quando li acquistai, ovvero che sono davvero al limite della leggibilità, per quanto sono "incasinati" nella commistione tra testo e disegno, ma ciò non toglie che siano davvero magnifici a livello grafico!

Un Bachalo così scatenato ed esplosivo non lo ricordo da millenni, con un gusto per il dettaglio che trova credo la sua estremizazione massima, fino a rasentare la maniacalità... in due paole: si vede eccome che si è divertito a farlo!

La nota dolente arriva quando passiamo alla storia; devo dire che di Joe Kelly non ho mai avuto una grandissima opinione e non mi ha mai impressionato più di tanto, nemmeno quando si occupava di cose mainstream ai tempi della Marvel. Detto questo, c'è da riconoscergli la capacità di organizzare una storia estremamente elaborata ed articolata, con alcune trovate davvero interessanti, ma che purtroppo soffre di una "sovrascrittura" che la rendono lenta e verbosa in alcuni passaggi, uccidendo in parte la sfrenatezza e velocità grafica dei disegni.

In più aggiungo, la mancata presenza di un finale vero e proprio alla quale sono stati costretti i due autori, dovuta all'abbandono del progetto quando mancano ancora i due cicli conclusivi: la maggior parte dei fili narrativi rimangono aperti e la storia si conclude proprio quando il personaggio femminile amato da Cole Blaqueshmit, Fiona, irrompe improvvisamente sulla scena.

Peccato. Un vero peccato per uno dei prodotti migliori della defunta linea CliffHanger della WildStorm.

Bachalo spesso in varie interviste sul web ha espresso il desiderio di riprenderla in mano e darle la conclusione...speriamo che prima o poi, anche se non ci spererei molto, non la tiri fuori dal suo magico cilindro!

Andre!

domenica 30 settembre 2007

Politica.

Le notizie che giungono dal mondo negli ultimi giorni sono sconcertanti.

Sono indignato, sono incazzato nero, sono disgustato, sono schifato di appartenere ad una razza che si definisce civile e che permette eccidi come quello che sta accadendo nella nazione una volta conosciuta come Birmania, oggi Myanmar.

Nel corso degli ultimi 20 anni troppe volte il mondo si è voltato dall'altra parte o non ha neppure mosso un dito per impedire che truppe neonazionaliste decidessero di sedare con i carri armati ed i proiettili quello che è un diritto sacrosanto ed inviolabile della Carta dei Diritti Umani : il diritto di manifestare la propria diversa idea, sia essa sociale, politica, religiosa.

Piazza Tien Amen 1987, Bosnia Erzegovina 1992, Ruanda 1994, Darfur 1997, New York 2001, Genova 2001, Iraq 2003, Myanmar 2007...solo alcune, ed altre mille che in questo momento di ira non riaffiorano.

E' una corsa suicida verso un baratro che, per quanto possa sembrare distante, domani potrebbe essere sotto i nostri piedi senza nemmeno che ce ne rendiamo conto.

STOP ALL WARS NOW.

In memoria di tutti Coloro che hanno pagato con la loro vita, in ogni parte del mondo.

Andrea.

giovedì 27 settembre 2007

Tv - droga delle nazioni -

Partendo come spunto da questa frase che ho beccato oggi in rete, una riflessione su qualcosa che penso da molto tempo ma che solo a volte riesco a concretizzare: avendo una vita sociale pari allo zero cosmico in questi tempi, grazie a varie vicissitudini sociosentimentalavorative, mi capita spesso di stare a casa di sera; solitamente quando non sono in overdose da dvd (come in questo periodo...nell'ultima settimana mi sono sparato in sequeza serrata rassegna Luc Besson, Atlantis by Dysney, Arancia Meccanica, MirrorMask e Immortal A.D.), mi piazzo sul divano davanti al portatile con un paio di birre o una pinta di Martini bianco a lavorare su varie presentazioni, soggetti, sceneggiature, quasi sempre tutte in perenne divenire, e tengo il televisore acceso, a volume quasi zero...

...dio...siamo una razza che merita davvero l'estinzione.

E' un incubo osservare quello che la tv ci propina, ed anche se fai uno zapping forsennato la situazione non cambia; sembra che si rivolgano ad una massa di imbecilli ( cosa che forse in parte è vera nei loro intenti ), pronti a sorbirsi reality show che più finti e disgustosi non possono essere, notiziari che sembrano essere delle sorte di Barry Williams Show , come nella canzone di Peter Gabriel, talk show in cui il discorso più impegnato è il colore di tendenza nella maglieria x animali domestici della prossima stagione, fiction che a gaurdarle ti fanno cadere i coglioni in quanto se le recitasse tuo nipote di tre anni sarebbe più convincente ed appassionante,e soprattutto sceneggiate e girate in stile che definire dilettantesco è ancora un complimento e via dicendo...

ECCHECCAZZOOOO!

Alle volte vorrei essere come Spider Jerusalem che, in un episodio memorabile di Transmetropolitan, in cui ha deciso di passare 24 ore davanti allo schermo, ad un certo punto incazzato come una biscia per le cagate immonde che sta vedendo, prende il telefono ed inizia a bombardare di insulti tutti i talk che riesce a vedere nella giornata.

So che non sto dicendo nulla di nuovo, ma anzi che è un discorso quasi banale da qualche tempo, ma si dice che una nazione si giudichi da quello che produce...dio...siamo davvero meritevoli di estinzione.

Andre!

"...there was 57 channels and nothing on...57 channels and nothing on..."

B.Springsteen, " 57 channels ", 1992.

sabato 22 settembre 2007

Pino ( fratello di Paolo ) : ma di lavoro cosa fai?


Ciao a tutti.

questo post arriva insolitamente prima rispetto alla distanza tra un post e l'altro che di solito utilizzo, ma sono in una situazione un po' particolare per cui avendo tempo da spendere ed una connessione vicina, perchè no...

La sitauzione famigliare sembra un po' migliorare; dall'ospedale giungono notizie incoraggianti e finalmente mi sento un po' meglio anche io...non in gran forma, ma almeno un po' meno schizzato e preoccupato.

Il mio amico Franz e la sua splendida fianceè ( spero si scriva così, andando a memoria...) sono fuori per il weekend e quindi eccomi qui tutto solo soletto a gestire questo appartamento virtuale.

Volevo incominciare parlando di quello che sto leggendo/rileggendo ( tutto Transmetropolitan dell'immenso Warren Ellis )o acoltanto ( ora dagli altoparlanti del pc suonano Daniele Silvestri con i Tiromancino e Foo Fighters ) o vedendo ( Heroes, Moonlight Mile passato ieri sera in tv
e per il quale nutro una sorta di inspiegabile attrazione pur essendo un film non certo memorabile ed i miei gusti ben diversi), quando mi sono reso conto che nessuno aveva ancora dato spiegazioni sullo strano sottotitolo che abbiamo dato a questo blog...ok.

Situanzione tipo:

Pub, esterno notte;
sto parlando con un amico con il quale sono uscito a bere un paio di pinte mentre mi accendo una sigaretta. Improvvisamente qualcuno mi da una pacca sulla spalla ed dice " frateeeeeè!!! ". Mi volto e vedo un amico, che per comodità chiameremo Pino, di cui non ho più notizie da circa un millennio perchè si è trasferito...che ne so...tipo in Uganda.

parole parole paroleparoleparoleparoleparole etc. etc.

Poi Pino fa la fatidica domanda: " Cheffai adesso Andre? "
A. : "...abbiamo messo su uno sorta di studio e ci occupiamo di fumetti."
Pino : " ma va? che ffigattaaaaa!!!! bhe potresti fare un fumetto su di me uno di questi giorni!"
A. : "....hahaha..haha..ha...potrebbe essere un'idea ( ma vai affanculo idiota!!!! )
Pino : " pensa che ffigattaaaaa!...si ma...oltre ai "giornalini "...di lavoro vero, cosa fai? "
A. : " ( ...eccoci!...oltre a passare il mio tempo a rispondere a domande idiote fatte da te, idiota? )

Ecco spiegato l'arcano.

La situazione tipo è intercambiabile a piacimento, ma a chi di voi non è mai capitato un tizio sullo stile di Pino che non riesce a capire che quello che fate è semplicemente: scrivere e disegnare storie a fumetti, sì proprio quelle che si trovano nei " giornalini" delle " edicoline" per i " bimbini"!

Dopo quasi una decina di anni di questi Pino, Franz ed io ci siamo cordialmente rotti i coglioni e abbiamo deciso di dare questo sottotitolo al nostro blog proprio per cercare di far capire a tutti i Pino della galassia conosciuta e sconosciuta che, anche se facciamo qualcosa di più merdoso tipo il commesso ( categoria su cui non abbiamo nulla da ridire, dato che ne facciamo parte ) o altro per pagare le bollette, quello che in realtà ci preme è realizzare quello per cui abbiamo sacrificato buona parte dei nostri anni migliori?..."anni migliori"...che termine stronzo!

Vi invito a condividere i vari episodi che vi riguardano e che coinvolgono un Pino o qualcuno del genere! Free and Shareware! per un gusto di cameratismo alla " Amici Mie" o alla "SantaMaradona", nonchè per ridergli in faccia la prossima volta che li incontreremo e ci faranno la stessa domanda idiota :

" ma oltre ai giornalini, di lavoro vero cosa fai? "

La prossima volta ritornerà anche il mitico Franz ad allietarvi con una delle sue mirabolanti tavole o illustrazioni; fino ad allora...

See You Guys !

Andre!

domenica 16 settembre 2007

Me,Myself and I - episodio uno -


Ciao a tutti là fuori.

Dato che non sto attraversando un periodo semplice a livello famigliare, non c'è molto che voglia dire o di cui voglia discutere in particolare, se non che vorrei tanto prendermi una vacanza da me stesso, cosa che ovviamente non è possibile, e quindi mi limito a postare una cosa che scrissi tanto, ma tanto tempo fa.

Non ho nessuna pretesa o velleità in merito, perchè solitamente questo tipo di cose le scrivo per me, myself and I ma questa la metto in condivisione, shearware and free, con una sola richiesta se voleste appropriarvene: citate la fonte.

W.W.W. (Whole Wide World)




L’Intero Mondo Tutto sta dormendo ora.
Io soltanto sono sveglio.
Io soltanto posso osservare l’Intero Mondo Tutto che dorme.

(…un piccolo pezzo di Paradiso…)

Nessuno puo’ indicarmi cio’ che va fatto o che è negato fare.

Cammino nell'aria, sopra alla citta’…faccio visita a qualche amico.
Anche loro dormono, nell'Intero Mondo Tutto.
( …creato in Terra per gli uomini…)

Nessuno si accorge che stanotte l’Intero Mondo Tutto è mio.

In questa notte che sembra non avere fine,
mi siedo sulla torre piu’ alta e respiro.

Sorrido.

Respiro.

E penso.

Respiro.

Penso al Tutto, penso al Niente.

( … e per le creature di buona speranza…)

Poche ore mi separano dall’alba…
…all’alba l’Intero Mondo Tutto si svegliera’ ...
...ed allora…
…allora non sara’ piu’ solo per me.

Fino a domani notte…

( …solo un piccolo pezzo di Paradiso. )


( Tratto da uno dei miei innumerevoli tacquini, datato 1995. )

Andrea.

venerdì 7 settembre 2007

...Arieccomi...


Arieccomi dopo un pò di tempo che non vi annoiavo con i miei deliri!

Come va?

Io così così, un pò di alti e parecchi bassi, ma tiro avanti!

Questa sera non mi sento particolarmente loquace o prolisso, per cui, bando alle ciance, vi posto una tavolina tanto per gradire!

Ciauz!

Franz.

sabato 1 settembre 2007

Eroi ad una Nuova Frontiera



Il countdown all'inizio in chiaro di " HEROES " è iniziato!!

Tra meno di 24 ore potremo assistere ai primi due episodi della stagione 1 di questo strepitoso serial !

Confesso di non averne visto ancora nulla, se escludiamo 15 minuti del primo episodio scaricati da un amico, ma ne ho letto moltissimo, e quasi sempre in maniera a dir poco eclatantemente entusiastica.

Ho sempre amato i racconti corali di supereroi sulla carta stampata; hanno un qualcosa di epico, quasi arcaico nel loro evolversi che riesce sempre a catturarmi, anche quando non sono eccelsi...senza scomodare il capolavoro per eccellenza, ovvero WATCHMEN, sul quale fin troppe parole sono state spese nei 20 anni dalla sua uscita soprattutto ora che sta per esserne finalmente girato il Live-Action (...e se devo essere sincero, la cosa non mi sconfinfera per nulla...), posso dire che il mio preferito è senza dubbio RISING STARS, che anche se con qualche calo un pò troppo vistoso nella parte subito prima del finale; un lavoro davvero intenso, lirico e incredibilmente umano nella caratterizzazione dei personaggi, che pur muovendosi in un contesto fantastico, assumono una tridimensionalità molto marcata ed altrettanto coinvolgente, proprio come il presupposto che sta alla base di HEROES. Quasi come l'opera DC Comics che mi sono deciso ad acquistare questa mattina, a tre anni dalla sua uscita italiana, ovvero THE NEW FRONTIER dell'immenso Darwin Cooke, il cui tratto cartoonesco alla Batman Animated non è mai stato così Kirbyano come in questa prova, esaltato dai fantastici colori di Dave Steward che lavorando con pennelli sgranati dona una profondità notevole ai colori piatti tipici del mondo dell'animazione.

Immaginate una rilettura dell'Universo DC a partire dal 1940 che attraverso un pesante revisionismo politico ed etico dell'ingenuità e della patrioticità che caratterizzava talvolta quei fumetti, arriva fino agli anni '60 con la prima sortita della Justice League of America contro Starro il Conquistatore. Provate ora ad immaginare che questi 20 anni di fumetto golden age siano stati completamente illustrati da un tale di nome Jack Kirby ed avrete il quadro generale della situazione.

In una parola : magico.

Andre!

mercoledì 22 agosto 2007

Il mio peggior nemico...prima puntata



Apro questo appuntamento che sicuramente ci farà compagnia per molto tempo, spiegandovi chi è il mio peggior nemico.


Naturalmente il mio peggior nemico sono io.
Riesco sistematicamente a incasinarmi, con lavori che : amici, conoscenti o brillanti avventori mi affibbiano.


Essendo buono per natura ( leggi fesso ) accetto volentieri, accumulo ritardi su ritardi e alla fine porto il tutto a termine.


Una volta consegnato il lavoro però, di solito avviene ciò:


A. nessuno crede l' abbia fatto io.


B. nessuno pensa abbia speso tempo, denaro e mezzi per realizzarlo.


C. Viene mal utilizzato, storpiato e raramente si sa che l' autore sono io.


Va bè è comunque tutto esercizio!


Questa è la cover per il cd di un gruppo Punk, realizzata questo novembre...ma del gruppo si sono perse le tracce...Se qualcuno avesse notizie, qua siamo disperati...Scherzo!




P.S.


Mi accodo al commiato di Andre a Wieringo!


Mike eri, sei e sarai sempre il migliore per me!

lunedì 20 agosto 2007

La scomparsa di Mike Wieringo



Lo apprendo solo ora, ma la notizia è davvero di quelle che lasciano senza parole.

Ho conosciuto i lavori di Ringo ( come spesso si firmava sulle cover dei suoi albi ) ad una lontana LuccaComics...credo fosse il 1994...1995, più probabile...quando acquistai il primo numero del mensile Flash edito da Play Press che presentava l'inizio del ciclo scritto da Mark Waid con i suoi disegni.

Strani.

Questa è la prima impressione che ebbi osservandoli; qualcosa a metà tra l'american manga che di lì a poco sarebbe esploso e il classico americano alla Jack Kirby, anche se di King Kirby non vi era nulla, stilisticamente parlando. Nel giro di 3 - 4 numeri ormai ero completamente dentro; quelle linee così morbide e plastiche, unite finalmente ad una carica cinetica che rendeva davvero in modo egregio quello che doveva essere l'uomo più veloce della terra, mi avevano rapito ed ancorato a questo mensile dal quale mi staccai con il numero successivo alla fine della sua gestione.
Gemma su tutte, in questo periodo, il numero zero di Flash, tie- in al cross-over Ora Zero: la piena maturità del segno era raggiunta ed ora quelle figure bamboleggianti avevano acquisito una grazia straordinaria.

Da quel momento, ogni lavoro di Ringo che riuscivo a trovare, letteralmente lo divoravo con gli occhi...la miniserie di Rogue, uccisa secondo me dalle chine di Terry Austin passando per SpiderMan, unica nota degna del periodo clone Ben Reilly, per Tellos del quale ancora oggi non riesco a digerirne la storia ma punto massimo dell' arte di Mike...o così pensavo, fino alla sua gestione di Fantastic Four.

Dunque l'istinto non mi aveva tradito quando molti anni prima avevo visto il fantasma di Kirby nei lavori di Wieringo.

La lezione del Re è tutta lì, in quella strepitosa gestione del quartetto, nella quale finalmente, dopo millenni, il sense of wonder degli anni '60 era ripiombato in maniera prepotente e straordinaria, ma riaggiornato con il gusto moderno del nuovo secolo che stava iniziando.

Questo è il vero climax, l'essenza più pura dell'arte di Mike Wieringo.

Ci mancherai Mike, e tanto.

Andrea.

mercoledì 15 agosto 2007

Buon Ferragosto


...Mi sembra strano intervenire dopo il post così riflessivo di Andrea, ma il giullare del gruppo sono io, per cui a me l' arduo compito!

Dunque, oggi è Ferragosto, siamo tutti presi tra grigliate e festeggiamenti alcolici vari, ma un disegnino lo posto volentieri!

Questo è il mio idolo Vin Diesel nella sua creatura più riuscita: Riddick!

Se non li avete mai visti vi consiglio di recuperare sia "Pitch Black" che il seguito "The chronicles of Riddick"...GALATTICI!

Buona visione, buona abbuffata, e a presto!

Franz.

martedì 14 agosto 2007

riflessioni pre ferragostane

Quest'oggi ho fatto un noiosissimo e stressante turno nel postaccio in cui lavoro sul piano reale; sembra che qui tutti siano rientrati per passare un meraviglioso ferragosto in città...che tristezza!

Ho assistito ad una scena che ancora una volta mi fa riflettere su quanto importante sia sotto molti aspetti quello che cerco di fare con il racconto per immagini ( citazione dotta del compianto Eisner, mai troppo lodato e glorificato secondo me. ): un cliente quest'oggi si è permesso di insultare un mio collega e la cosa è degenerata fino a dover richiedere l'intervento del responsabile; morale della favola : il torto è ancora una volta del mio collega, mentre il fottuto cliente è un santo.

Mentalità Korporativa, con la K, sì avete letto bene, ovvero non avere nient'altro nella vita che il lavoro e negare l'evidenza sempre e comunque a favore della procedura aziendale, arrivando a mettere da parte pure il proprio intelletto.

Per quanti calci un culo ho preso, prendo e prenderò da francesi, americani, italiani etc. con i miei lavori a fumetti, non ringrazierò mai Dio o chi per esso abbastanza per avermi donato un obbiettivo nella vita ben preciso.

Tutto il resto assume di conseguenza il giusto peso.

In casi come questo, pari a poco o nulla.

Hot tips per letture, visioni ed ascolti di ferragosto ( ma buone anche per il dopo 15 agosto ! ):

VIMANARAMA, di Grant Morrison e Phillip Bond, ed. Magic Press;
un insolitamente leggero e divertemte Morrison ed un Bond in stato di grazia per una spassosa commedia Bollywoodiana formato comic book! Volete sapere come sarebbero stati i super eroi se Jack Kirby fosse nato in India anzichè negli Stati Uniti? Questo è decisamente il volume che fa per voi!!!

UN SACCO BELLO di Carlo Verdone;
il più classico dei classici di Verdone, che insieme al debutto "Bianco,Rosso e Verdone", resta uno dei suoi migliori film! Memorabile il grande e compianto Mario Brega, noto nell'era post Er Piotta come re dei coatti!

COUNTING CROWS : FILMS ABOUT GHOSTS ;
una buona raccolta della band californiana dagli esordi ad oggi. Dalle atmosfere sofferte, malinconiche e oniriche di " Round Here " fino alla solarità estiva tutta west coast di " Einstein on the beach ", riarrangiata e reincisa per l'occasione.

SHAKIRA - MTv UNPLUGGED
ok, Shakira è mostruosamente easy e lo sappiamo tutti, ma la ragazza, ho scoperto con mia grande sorpresa, è anche decisamente brava! Comprende una decina di canzoni in lingua spagnola con arrangiamneti mariachi davvero notevoli, pre american debut album Laundry Service, registrate nel 2000 al famoso show acustico di MTv.

Detto ciò, buon ferragosto a tutti!

Andrea.!

sabato 11 agosto 2007

il trasloco infinito


Ieri insieme a mio padre ho proseguito quello che ormai da un paio di anni a questa parte è una sorta di occasione immancabile, ovvero il trasloco.

Mi spiego meglio: circa due anni fa mi sono trasferito in un appartamentino nel borgo storico, e sono stato costretto a fare una selezione di fumetti da portarmi appresso, dato che lo spazio disponibile non è moltissimo; periodicamente ( in una sorta di movimento perpetuo ),mi capita di portare del materiale nuovo e di spostarne dell'altro nuovamente a casa dei miei genitori, per i più disparati motivi (...la schizzofrenia potrebbe essere una valida ragione,comunque :) ).

Mentre finivo di assemblare le due nuove brave librerire in comodo kit di montaggio e mio padre svuotava un paoi di scatoloni, brontolando come al solito per il Caos controllato che vige a casa mia,mi sono imbattuto in un volumetto che avevo completamente scordato di aver acquistato: Cosmic Odissey, di Jim Starlin e Mike Mignola.

Non si tratta dell'ultima riedizione cartonata di Planeta, ma di un tp che uscì per Play Press all'incirca nei primi anni '90, raccogliendo la precedente edizione in 4 albetti usciti nella collana Play Extra, che letterlmente distrussi a forza di riletture.

Pur non avendo avuto il tempo materiale di rileggerla ieri, ma semplicemente sfogliandola e pur non essendo mai stato un profondo conoscitore o estimatore degli eroi Dc Comics,molti ricordi sono affiorati,investendomi come un treno proiettile: l'Odissea Cosmica è da sempre stata uno dei miei racconti preferiti che avevo sepolto: i campioni del DC Universe insieme ai New Gods ( del mio amato Jack Kirby ) in un'alleanza-scontro di portata epica contro Darkseid, per la salvezza dell'universo; ricordo che passavo ore e ore a rimirare i disegni così oscuri, spigolosi, a volte inquietanti di Mignola,con quella luce aurea che sembra avvolgere tutto,data dai colori di Steve Oliff pre-Image Comics; le pagine avevano un non so che, ma mi "parlavano" ad un livello subconscio in maniera incredibile, mentre la storia di Starlin aveva il respiro delle grandi avventure epiche, in cui l'eroe, granello di sabbia, camminava insieme agli dei, immortali senza tempo,a costo della propria vita pur di salvare l'esistenza di un universo intero.

Ancora oggi,andando a memoria,ricordo tre scene magistrali:

Batman che si allea con il deriso Foraggiere dei New Gods per presidiare la terra, con un epilogo davvero shockante;

Jason Blood che spinto da Darkseid rinuncia nuovamente alla sua umanità,accettando di ospitare nuovamente in sè il demonio rimatore Demon;

la sequenza finale della Lanterna Verde John Steward, sull'orlo del suicidio, la cui umanità viene messa a dura prova dal Martian Manhunter,essere non umano perchè appartenente ad un altro mondo.

Detta così oggi, ammorbati da Guerre Civili e Crisi Infinite di varia foggia e natura, Cosmic Odissey non sembra che un plot banale,già visto e stravisto in mille salse diverse,ma ai miei occhi,15 anni fa, sembrò essere un'opera monumentale ed irripetibile, ed ancora oggi, solo scorrendo velocemente le pagine di questo vecchio ed usurato volume, conserva un senso di meraviglia davvero notevole!

Andrea.!

venerdì 10 agosto 2007

E la settimana volse al termine


Ah ci siamo finalmente! Altre otto ore di lavoro domani e poi mi godo il meritato riposo!!!

Insomma questa settimana è stata frenetica: ho inaugurato con Andrea il blog, ho tenuto a bada orde di clienti inferociti e ho avuto anche il mio bel da fare al tavolo da disegno!

Un consiglio a tutti i possessori di nintendo Wii o Game cube, recuperatevi Zelda windwaker, è un gioco fantastico! Io non sono un gran videogiocatore, ma questo gioco mi ha colpito, così tanto che mi ha ispirato un omaggio!

Buon Week-end!

Ciauz!

Fra.

lunedì 6 agosto 2007

...e già che il ghiaccio è rotto, mi presento anche io

Bhe'...in ogni conversazione ci deve essere qualcuno che "rompe il ghiaccio ", no?
E dato che il mio compagno di malefatte Francesco ha varato l'orbita di questo spazio virtuale mi sembra giusto rispettare le buone maniere e fare altrettanto!

Ciao a tutti là fuori!
Mi chiamo Andrea e sono l'altro inquilino di questo appartamento virtuale; sono a mia volta un fumettista spiantato che cerca di trovare qualcosa (...e voi che siete nel giro, sapete a cosa mi riferisco...) che possibilmente possa interessare ed appassionare gli altri,tanto quanto quello che leggo o vedo appassionano me.

Nel mondo reale mi guadagno da vivere rivoltando compact disc di carne su una griglia, cercando di dare il giusto peso a quello che alcuni dei miei colleghi vogliono far passare per una impresa epica, cosa che in realtà non è. Ah!...la mentalità korporativa! che bizzarro animaletto!

Nel mondo virtuale invece, sono quello dei due che si occupa di creare storie...insomma sono quello con la testa fra le nuvole, che si immagina scenari assurdamente complicati da disegnare, per la gioia del mio socio Francescko!

Esattamente come gli eroi dei fumetti: una sorta di alter ego!

Al contrario del mio socio, per il momento non posterò miei disegni ( per quello c'è già lui che è molto più accreditato di me nel farlo ), ma preferirò parlare di cose che mi entusiasmano, siano essi fumetti, film, canzoni etc...condividendo punti di vista critici o meno con chiunque voglia passare per un thè o, semplicemente, a salutarci in questo appartamento.

Fatta questa doverosa presentazione ed introduzione, vi saluto e vi invito a passare a trovarci ogni tanto; fino ad allora...

See yah!

Andrea.

Buonasera mi presento...


Buonasera, scusate i possibili errori, ma sapete sono un pò emozionato! Questo è in assoluto il primo post che scrivo e per giunta sul blog che ho in coabitazione con il mio socio Andrea.

Mi presento: mi chiamo Francesco e sono un aspirante disegnatore, a tempo pieno faccio, ahimè, il commesso ( ma il nostro datore ci chiama " consulenti alla vendita "...roboante...) in un negozio che vende videogames e Dvd.

Ma tralasciando la mia triste vita lavorativa, è del mio " Hobbie ", come lo chiamano in tanti, che mi piacerebbe parlare!

Naturalmente per me disegnare no è affatto un hobbie, è come respirare, ho provato a fare senza ma soffoco!

Con il mio coinquilino virtuale, Andrea, che spero presto si presenti, ne abbiamo fatte tante, ma risultati zero.

E' per questo che proviamo a farci un posticino nell' oceano di internet, e visto che in questo spazio ci sono molti che ne masticano (di fumetto e disegni in genere) speriamo ci possiate dare consigli e pareri in merito ai lavori che posteremo...

Per cui smetto di annoiarvi e vi lascio guardare...

Postilla: è difficele scegliere il primo disegno, così ho tirato a caso, e....

Speriamo bene!

ciao.