martedì 30 dicembre 2008

Film d'Animazione in tv, tra America e Giappone.

Rivisto questa sera...è un film davvero ma davvero eccezionale! Potrei riguardarlo all'infinito senza mai stancarmi! Grandissima Pixar Animation!
Visto ieri sera per la prima volta...tecnicamente è STRAORDINARIO! Mantiene quei meravigliosi tocchi retrò nei fondali dipinti ( oggi sempre meno utilizzati grazie alle tecniche digitali ) uniti ad una fluidità cromatica strepitosa.
Per quanto concerne la storia, avrei necessità di rivederlo, perchè di primo impatto trovo molto ben strutturata la prima parte, mentre la seconda ed il relativo epilogo mi lasciano più freddino.

Peccato che si debba aspettare sempre le festività natalizie per vedere questi capolavori d'animazione rilasciati sulle tv generaliste...anche se forse Rai Tre poi tanto generalista non è.
Ok. A domani per il canonico post year-end edition, e relativi auguri.
Andre.!

domenica 28 dicembre 2008

Visioni vacanziere...



No, non vi preoccupate, non ho avuto premonizioni o catastrofiche rivelazioni di ciò che sarà; ho solo dato sfogo ad una delle mie più grandi passioni: sono andato al cinema.
Devo dire che quest' anno, soprattutto nell' ultimo periodo, i film che ho visto e che mi sono piaciuti si possono contare sulle dita di una mano!
Ma questa volta sono stato fortunato ( leggi ho scelto bene ) e sono andato a vedere "Come Dio comanda".
Non mi ritengo un esperto conoscitore dei lavori di Salvatores, non ho visto tutti i suoi film, quelli visionati li ho forse scelti tra i più conosciuti, o tra i più accreditati; devo dire che conservo un' ottimo ricordo di ognuno di loro, tranne purtropo Quo vadis baby, proprio non sono riuscito a farmelo piacere. Ed è forse per quell' unica pellicola che all' inzio non ero convinto di investire in Come Dio comanda; dopo un' ora e quaranta avevo fatto pace con Il buon regista.
L' ho trovato intenso, ruvido; mi è penetrato nelle ossa come l' umidità e il freddo che vengono rappresentati sulla pellicola; i personaggi sono duri, spietati e soprattutto veri. Non so se abbia giovato il lavoro di Ammaniti, dal cui libro appunto è tratto il film; le magistrali interpretazioni di Elio Germano, Filippo Timi, Fabio De Luigi ( che non fa solo film di cassetta, ma è un bravo attore ) o del giovanissimo Alvaro Caleca, oltre sicuramente alle doti di Salvatores.
Tornando al punto di partenza, i precedenti film mi avevano divertito, forse erano anche meritevoli di maggiori riconoscimenti, ma quest' ultimo mi è entrato dentro, mi ha commosso, fatto arrabbiare, ha smosso un corollario di sentimenti ed emozioni che da parecchio non provavo guardando un film. Sono rimasto estasiato e ancora adesso a distanza di una settimana dalla visione, porto un buon retrogusto, come quello lasciato da un buon vino. Consiglio vivamente di investire 7 euri in questo capolavoro di cinematografia italiana. 
Franz.

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domenica 21 dicembre 2008

Letture del weekend: Giant Size Astonishing X-Men

...uhps! Ho dimenticato di dire una cosa:


Mr. Whedon, ti odio con tutte le mie forze.


Mr.Cassaday, ti amo con tutte le mie forze.


Mr.Whedon, Mr.Cassaday, vi applaudo alzandomi dalla poltrona.


Andre.!

Unimente!

Buongiorno a tutti!
Dinamiziamo un poco questo spazio dato che ormai gli aggiornamenti languono da troppo tempo.
Dato che ormai è imminente il fatidico 25 dicembre, un paio di considerazioni; dato che tutti continuano a dirci fino allo sfinimento che c'è crisi e che bi sogna adottare un regime di austerità ( tranne il nostro "amico" Palazzinaro che sostiene invece che si debba spendere forsennatamente per favorire la ripresa economica da una crisi che è solo inventata...notizia ripresa dai maggiori quotidiani italici qualche settimana fa ), quest'anno ho optato per dei regali semplici ma che non passano mai di moda ovvero libri.
Aggirandomi nelle mia libreria di fiducia lo scorso weekend, ho notato piacevolmente che la clientela si è moltiplicata rispetto agli anni passati, e ciò mi ha portato alla convinzione che la gente legga e regali letture molto più del solito.
Il che sembra essere un dato in controtendenza rispetto a quanto si legge in rete, ma anche sui giornali o più semplicemente parlando con gli amici; interessante notare come di fatto, in un momento in cui siamo stati persuasi dai mezzi di comunicazione che l'apocalisse economica sia destinata ad inghiottirci tutti per farci tornare all'età della pietra, ci si rifugi nel dono primordiale, ovvero il sapere.Ho sempre sostenuto che non vi sia regalo più grande che il sapere, il cibo per la mente che è insito nelle pagine dei libri, di qualunque natura essa siano ed è per questo che in genere ho una malsana ( per le mie finanze) tendenza a regalare libri a chiunque, in ogni circostanza ma anche se una vera e propria circostanza non c'è...sei una persona che ho conosciuto qualche giorno fa, magari per caso e che sempre per caso periodocamente vedo, ecco che prima o dopo ti porto un libro in dono.
Ho la ferma convinzione che il libro in quanto oggetto stesso abbia un fascino ed una bellezza quasi pura e primordiale, alla quale non si possa resistere, senza contare quello che contiene nelle sue pagine, di qualunque natura sia. Anche il libro peggio scritto e peggio confezionato contiene sempre almeno una frase memorabile che ci lascia qualcosa, arricchendoci fino alla fine dei nostri giorni.
In altre parole, il sapere crea una memoria storica personale e collettiva che ci fa essere un popolo migliore, innanzi tutto nei nostri stessi confronti.


E questo è impagabile.

Dunque se non lo avete ancora fatto, spegnete la tv che vi sta rincoglionendo trasformandovi in tanti piccoli e verdi Unimente, alzate il culo dal divano ed uscite a comprarvi un buon libro, per secegliere liberamente chi volete essere o non essere!



Ok! Per oggi basta così!


Ci risentiamo tra qualche giorno per gli auguri!
Andre.!

domenica 7 dicembre 2008

Me, Myself and I - episodio fuori serie.

Condivido sempre più questa filosofia, e quella del marinaio con l'orecchino in genere.

La rilettura ragionata di " Corto Maltese " mi ha davvero dato molto lungo quest'anno che sta per volgere al termine... se lo avessi letto a 15 anni, probabilmente oggi sarei perso su qualche spiaggia tropicale, in cerca di qualche tesoro di cui tutti hanno sentito parlare ma che in realtà non esiste; inesistente almeno nella forma che comunemente viene attribuita al forziere nascosto sotto la x.

Devo ricordarlo nella prossima vita.

Andre.!

venerdì 5 dicembre 2008

Grazie ragazzi!!!



Volevo ringraziare di cuore quei matti dei miei ex colleghi che, oltre ad aver speso dei soldi si sono fatti anche la foto!!!
GRAZIE!!!

mercoledì 26 novembre 2008

Alive Resurrection Boulevard

Buonasera, è con piacere che Ironrabbit Studio vi offre: "Alive Resurrection Boulevard " seconda fatica del 2008, apparsa sull'albo " Aelis ", edito da Panini Comics, ancora disponibile nei vostri comicshop di fiducia.

Questo lavoro, frutto della fitta collaborazione fra me (Franz) e Andrea, ci è valso una menzione al Lucca Project Contest 2007, e come mio vanto personale, ha messo in crisi Erik Larsen, mio idolo da sempre, quando nel 2004 a San Diego provai a proporlo...peccato che la mia idiozia superò la sua curiosità!













"Alive Resurrection Boulevard" è un progetto nato e sviluppatosi in maniera anomala rispetto alla solita collaborazione tra Franz e me ( Andrea ); sottotitolato in origine "road to hell", "Alive" è un parto personale di Francesco, uscito in uno dei nostri periodoci periodi down.

Ricordo che quando lo vidi nel 2004, rimasi davvero sorpreso per il quasi radicale cambiamento di stile rispetto ai passati lavori e sopratutto rimasi affascinato dal gruppo di personaggi che il mio compare riuscì a mettere insieme ( tanto che la scimmia Cobain diventa parte dell'altro nostro progetto "DeadNation"grazie ad un mio "scippo").


Il tempo passa e altri progetti comuni si profilano all'orizzonte, quindi "Alive " viene momentaneamente parcheggiato in panchina, non prima però di aver fatto un viaggio negli Stati Uniti, all'edizione del Comicon di quell'anno, dove riscosse parecchio plauso dagli addetti ai lavori grazie al bellissimo albetto promozionale ( andato esaurito ) che stampammo per l'occasione da distribuire come portfolio agli incontri con i talent scout; buono buono in panchina, in attesa della sua chanse, ci rimase fino al 2007 quando decidemmo di partecipare all'annuale contest indetto da LuccaComics e Francesco mi coinvolse attivamente nella riscrittura, facendomi assurgere al ruolo di padrino dell'opera.


Rispolverato dalla panchina, " Alive " venne tirato a lucido e riorganizzato per l'occasione: un nuovo plot ( che non si discosta molto dall'embrione, ma assume una nuova connotazione grazie all'inserimento di molti elementi ), una sceneggiatura di prova che di fatto rappresenta il primo capitolo di 20 pagine, una nuova serie di 15 tavole ed una ritoccata ai colori lo trasformano in " Alive-Resurrection Boulevard ", western post-moderno con una spruzzata di horror ambientato nello stesso universo narrativo degli altri nostri lavori.


Per una serie di incredibili circostanze, arrivammo alla finale del Project Contest 2007 per il secondo anno consecutivo ( l'anno prima era stato con "DeadNation" ), questa volta addirittura guadagnando una Menzione Speciale...la concorrenza e la qualità degli avversari era davvero alta, come dimostrano le opere contenute nell'albo edito da Panini all'inizio di novembre ( qui sotto ecco la copertina ), e quindi fu una vera sorpresa nonchè una grandissima soddisfazione professionale e personale.
Grazie alla supervisione di Simon Bisi di Panini Comics, verso l'inizio di agosto Francesco ed Io ci mettiamo al lavoro per ricavare dalle 15 pagine esistenti un estratto di 6 pagine ( le stesse postate qui sopra ), che fungono da introduzione al mondo ed ai personaggi di " Alive Resurrection Boulevard " e nel giro di pochi giorni, altro fatto anomalo per le nostre collaborazioni, ecco che Thiago, 13, Zeta, Mia, Dr.Zero e Cobain prendono vita in questa preview ed iniziano a narrarci l'avvio della loro avventura.

Speriamo ora che, quanto prima, potremo raccontarvi anche il resto della storia di questi nostri strani personaggi in un bel volume autonomo dove potrete conoscere anche lo sceriffo Iggy, i Los Companeros e i Chupacabras, i misteriosi Monaci Kabuky ed il resto della banda di folli che popolano questo racconto!

domenica 23 novembre 2008

Radio Rabbit: " All These Things that I've Done "

E visto che non siamo quaqquaraqqua, vi metto la canzone, così comodi comodi ve la potete ascoltare!!!

sabato 22 novembre 2008

RadioRabbit: check this out!

Nuovo aggiornamento per RadioRabbit!

Dopo aver saltato quasi un mese intero, ecco che torno ad aggiornare questa rubrica, scegliendo questa volta il pezzo " All These Things that I've Done " della band The Killers.

Forse poco nota, ma la canticchiate sicuramente dopo che è stat utilizzata come soundtrack per uno spot di una nota marca di calzature sportive.

E' impossibile resistere al groove di questo pezzo che va costantemente in crescendo fino al ritornello centrale " I've got soul but I'm not a soldier" ripetuto all'infinito...ed il corpo e la mente iniziano a muoversi da soli a tempo di musica!

Andre!

venerdì 21 novembre 2008

Preso oggi


" The Authority: Prime"
Gage - Robertson

The Auhority è morta con la fine del ciclo di Millar.
Questo nuovo volume non fa che confermare questo pensiero.

Authority fa a botte per 120 pagine con i reddivivi Stormwatch anni '90 grazie alle macchinazioni del perfido Harry Bendix.
Wow! Che porcheria!

Il Wildstormverse è diventato la parodia di sè stesso, tornando ad essere quella sciocca accozzaglia di tutine colorate che era negli anni '90. Molti autori hanno sputato sangue per anni cercando di svecchiare e rendere originali ed adulti questi personaggi solo per poi vederli tornare allo stadio di meri stereotipi circa un decennio dopo.

Warren Ellis sta bestemmiando in 14 lingue antiche in questo momento.

Ottima come sempre la confezione Magic Press.

Andre.!

...da LuccaComics '08




" Periplo Immaginario"
Hugo Pratt.

Catalogo della mostra omonima del 2005 che in quasi 500 pagine raccoglie una molle incredibile di acquerelli del Maesto di Malamocco.

Erano anni che stavo dietro a questo enorme e costoso volume di Lizard, e quast'anno ho deciso di regalarmelo.

Un'esperienza osservare, guardare, entrare, navigare tra queste eteree pennellate che nessuno mai potrà egualgliare. Da avere anche per chi non segue il fumetto ma ama le "Fine Arts" come vengono definite dagli anglosassoni.

Comeback Special!


Ciao a tutti!


Eccomi tornare in questo appartamento virtuale completamente tirato a lucido dal grandissimo Franz!


Allora come butta lì fuori?

Qui davvero non ci possiamo lamentare, dato che addirittura oggi riesco ad usufruire di un collegamento internet temporaneo, traballante e molto low tech...in attesa della nuova sfavillante adsl di prossima installazione!


Dato che è molto tempo che manco da qui, non so esattamente da dove iniziare...ok, partiamo dalla cosa più semplice!


Ecco alcune riflessioni personali che vanno ad integrare il post di Francesco riguardante LuccaComics; in poche parole è stata per quanto mi riguarda un'esperienza pazzesca, un mio punto di arrivo personale, un punto di partenza professionale.

" Professionalità "; la parola magica. Nel senso che per la prima volta in anni il nostro lavoro ha avuto l'opportunità di essere riconosciuto professionalmente dal settore, dagli operatori del settore e dal pubblico che ha investito i propri risparmi per darci un'oppurtunità.

E parlando di questo argomento, mi unisco a Franz nel ringraziare Marco e Luca di Edizioni BD che hanno creduto nel progetto "DeadNation" ed in noi, ai professionisti affermati che ci hanno supportato moralmente Andrea Mutti, Diego Cajelli e Giuseppe Ferrario, agli amici che durante tutta la lunga gestazione di questo lavoro si sono alternati al nostro fianco...alcuni persi, alcuni trovati, altri ri-trovati ed infine a chiunque abbia deciso di sfogliare il nostro piccolo libro e ci abbia trovato una ragione per leggerlo.


Grazie a tutti, davvero.


Cosa resta ora di questa esperienza? Molto, moltissimo, nel bene e nel male.


Una grande carica energetica che riacutizza una voglia di fare quasi spasmodica, ma anche tante domande sul nostro possibile futuro in questo campo.


Per ora però, preferisco pensare solo a fruttare la carica atomica che ne ho ricevuto.


Detto questo, avrei molte altre cose di cui parlare, molte recensioni da fare su libri, fumetti, film e musica che ho assimilato in questo lungo periodo di assenza da qui ma me li riservo per un'altro momento a parte un paio di cose, che sono...

...Non centra nulla ma fa tanto ridere!

Ehi amici, beccatevi questo, a me fa morire dal ridere!

lunedì 10 novembre 2008

Lucca '08 piccole considerazioni



...a quasi due settimane dalla fine della kermesse toscana, il solito ritardatario arriva con le sue considerazioni post fiera!
Questa Lucca comics per me ha rappresentato un punto di inizio, inaspettato e fortemente voluto uno spartiacque tra due momenti fondamentali della mia "carriera" di fumettista.
Sono passati dieci anni e più di gavetta:
pellegrinaggi internazionali; interminabili code per presentare i miei/nostri lavori, realizzati con fatica e con altrettanta facilità sminuiti; stroncature e critiche senza motivazioni convincenti, alle quali comunque ho prestato ascolto e inevitabilmente hanno fatto crescere il mio lavoro giorno dopo giorno.
Ma lasciatemelo dire, tutto questo ha pagato; la nostra testardaggine, oltre ad una buona dose di fortuna ( leggi culo ),  hanno permesso di concretizzare qualcosa; non tantissimo rispetto al lavoro di altri più quotati professionisti, ma di immensa importanza per me!
Infatti grazie a Edizioni bd e al valido supporto di due fantastiche persone quali Luca Bertelè e Marco Schiavone, la nostra creatura Dead Nation ha visto la luce. 
Non tesso le loro lodi per vile leccaculeria, ma perchè il costante supporto dato a me e ad Andrea e la fiducia nel nostro lavoro, hanno permesso di concretizzare un sogno che ho da quando tengo in pugno una matita!
Ringrazio i ragazzi allo stand Bd per la pubblicità positiva che è stata fatta a Dead Nation: grazie mille a Diego Cajelli, che tra l' altro ci ha anche dedicato una buonissima critica sul suo blog; grazie a due grandissimi disegnatori  come Andrea Mutti e Giuseppe Ferrario, per il supporto e per averci fatto superare così agevolmente l' empasse iniziale!
Grazie a mia mamma e mio papà per aver sempre supportato e sopportato la mia passione, a mia moglie Antonella e alla banda di amici che si è fata un viaggio in giornata per venire a comprare Dead Nation: graze a Simone; Irene; Eleonora; Antonio e Zio!
Mi piacerebbe infine ringraziare anche tutte quelle persone che hanno investito 9 euro dei loro portafogli per acquistare il fumetto di due perfetti sconosciuti, e che ci hanno evitato di passare il sabato e la domenica a guardare la pila di albi senza che nessuno ne toccasse uno!

Ed ora, dopo tutto questo buonismo cosa rimane?
Personalmente un minestrone di sensazioni:
Gioia, per aver impressionato positivamente le persone che hanno potuto vedere il nostro fumetto;
Orgoglio, per essere riuscito a consegnare le tavole nei tempi richiesti anche se 8 ore della mia giornata sono costantemente dedcate al mio " vero lavoro ";
Commozione, per aver visto i miei disegni finalmente confezionati come un vero e proprio albo a fumetti;
Paura, di non essere all' altezza dei prossimi lavori o di toppare alla grande se mai si presentasse una seconda occasione.
Tristezza, perchè questa avventura è finita, e non è detto che se ne presenterà un' altra.
Timore, di dover ricominciare da capo tutto ( il giro del fumo di presentazioni; rifiuti; frustranti attese; crisi esistenziali; tentativi di abbandono ) e di non averne più la forza.
Impazienza, per la voglia irresistibile di ricominciare tutto da capo!
Passo e chiudo.
Franz.


sabato 8 novembre 2008

Ariciao!

...E come al solito, ritorno su questo blog e incasino tutto!
Spero vi piaccia la nuova grafica!
Franz

mercoledì 1 ottobre 2008

DeadNation - Intervista su ComicUs

Aggiornamento!



Su www.ComicUs.com trovate una breve intervista di presentazione a DEADNATION, all'interno dello speciale dedicato alla collana " Italians do it Better " di Edizioni BD.



Ecco il link allo special " Italians do it Better "



http://www.comicus.it/view.php?section=speciali&id=214



mentre questo è il link all'intervista



http://www.comicus.it/view.php?section=interviste&id=218



Luca Baboni ha curato la regia ( ed è proprio il caso di dire così ! ) di questo botta e risposta tra Franz e Me, realizzato tra l'Italia e gli U.S.A.



Un grazie allo staff di ComicUs e sopratutto un sentito ringraziamento a Luca Baboni per questa oppotunità!



Andre.!&Franz

lunedì 22 settembre 2008

DeadNation & Alive-Resurrection Boulevard

Finalmente gli annunci ufficiali!

ANNUNCIO 1 :

l'immagine qui sopra è la copertina del volume DEADNATION,
in uscita per Edizioni BD il prossimo novembre a LuccaComics,
nella nuova collana dell'editore "Italians Do It Better".


DEADNATION è il fumetto con il quale Franz ed Io esordiamo in libreria, dopo una gestazione di oltre un anno e mezzo; 80 pagine a colori di fantascienza tutte da scoprire che vi terranno incollati alla poltrona!

Ecco il link ufficiale della casa editrice su cui consultare il catalogo dedicato alla nuova collana:

http://www.edizionibd.it/italians_promo.pdf



In alternativa, consultate il numero 205 ( settembre 2008 ) del catalogo Anteprima, dove troverete in allegato l'anteprima della nuova collana "Italians Do It Better", nonchè una preview di 3 pagine di DEADNATION.

ANNUNCIO 2 :


E sempre sul numero 205 di Anteprima, date un'occhiata alle pagine riservate a Panini Comics per trovare l'albo dedicato al Lucca Project Contest 2007 contenente una preview di 6 pagine di ALIVE - RESURRECTION BOULEVARD, nostro lavoro che ha partecipato alla gara lucchese dello scorso anno.

Anche questo albo sarà disponibile in anteprima a LuccaComics il prossimo novembre.


Andre.!&Franz

domenica 14 settembre 2008

Il Terzo Uomo

Oggi pomeriggio, complice il tempo uggioso e prettamente autunnale, ho speso un pomeriggio a vedere questo film con Orson Welles.

"Il Terzo Uomo" è un capolavoro noir inglese del 1949 firmato da Carol Reed, ma pesantemente rimaneggiato e controllato da Orson Welles che interpreta uno dei protagonisti, insieme a Joseph Cotten e Alida Valli.

E' girato con una tensione dell'immagine e dell'angolo di ripresa che oggi un regista si sogna, perchè riesce a conferire un vibrazione ed una suspance davvero notevole solamente inclinando in asse di ripresa o usando un'ombra espressionista proiettata su un muro che sembra presa direttamente dal maestro Murnau. Un meccanismo di costruzione della sceneggiatura che risulta perfetto sotto ogni punto di vista, che lavora per accumulo fino all'ultima scena.



Unica pecca dell'edizione che possiedo ( quella uscita come allegato a Ciack lo scorso anno ) è l'audio italiano, mono 2.0 che gracchia troppo in alcuni punti, e l'aspect ratio che purtroppo è solo ed esclusivamente in 4:3.



Interessante però il secondo disco, che contiene un documentario realizzato dalla BBC nel 2004 che racconta l'odissea di produzione, con un Orson Welles che non contento dell'ingaggio, si rese introvabile e pretese di avere un controllo rigidissimo su ogni aspetto del film, riscrivendo buona parte dei suoi scarni dialoghi e operando imposizioni sulla regia non indifferenti.

Un perfetto capolavoro del cinema noir.

Andre.!

giovedì 11 settembre 2008

CERN, Ginevra, 22 dicembre 2012

Finalmente la rivelazione della profezia maya, i pezzi del puzzle cominciano a quadrare tutti...

ipotesi 1:
traslazione di realtà causata dal buco nero artificiale impazzito che ci inghiottirà tutti, catapultandoci in un universo parallelo dove incontreremo i nostri doppi in versione animeletto buffo.

ipotesi 2:
John Titor e/o Ethan Titor tornerà nuovamente dall'anno 2036 per sistemare tutto e salvare la nostra realtà e di conseguenza i nostri culi, come già fece per prevenire il collasso della rete computerizzata mondiale ad opera del millennium bug.

ipotesi 3:
la " particella di Dio " ( bosone di Hings ) è talmente complicato e ricco di dati tecnici che per decifrarne il significato ci vorranno forse centinaia di anni e tecnologia che nemmeno possiamo immaginare, e quindi dovremo aspettare lo sbarco dei Grigi da Zeta Reticuli per avere i loro computer palmari da utilizzare.
ipotesi 4:
il Large Hadron Collider ( LHC per gli amici ) è l'autopista più grande e costosa nella storia dei giocattoli mondiale , forse dell'intero multiverso.
Restiamo in attesa di rivelazioni!
Andre.!

mercoledì 10 settembre 2008

Testo del Mese : "Low Light" - Pearl Jam

Torna con ritardo clamoroso RadioRabbit.

Mese pieno e poco tempo, ergo, primo ritardo di questa rubrica!

Questo mese il Coniglio consiglia i Pearl Jam di Eddie Vadder con il brano " Low Light", dall'album "Yeld" del 1998. Un balzo indietro a 10 anni fa esatti.

Non c'è un motivo particolare se non quest'oggi salgo in macchina e sento l'attacco di questo pezzo, che mi ha riportato alla mente moltissimi ricordi legati a questo album ed ai miei amici...alcuni non li vedo da allora e mi piacerebbe sapere dove sono finiti e cosa fanno oggi.

" Two birds is what they'll see
Getting lost upon their way..."

Un capolavoro linguistico, stilistico e lirico.

Andre.!

martedì 9 settembre 2008

Letture : Batman Nine Lives

Ho finito di leggere ieri sera questo volumetto cartonato del Pipistrello, uscito millenni fa per PlayPress ma di cui ho ignorato l'esistenza fino a circa tre mesi fa quando me lo sono trovato davanti in su un vecchio scaffalle di arretrati per caso, decidendo poi di portarmelo a casa dato che è scritto da Dean Motter ( Mister X, Terminal City ) ed illustrato da Mike Lark ( Daredevil, Gotham Central ).

Un bell'elseworld ambientato nei ruggenti anni 40, tra gangster e detective privati, night clubs e fumosi vicoli; intrigante sia per il testo, con l'insistente voce narrante da romanzo noir, che per il disegno e la colorazione, che ricreano alla perfezione i chiaroscuri tipici del cinema noir.

Il volume è stampato in formato striscia, quindi orizzontale, che conferisce una confezzione davvero particolare ed esalta al meglio il tipo di narrazione sequenziale, il tutto racchiuso da una elegante copertina cartonata.

Il problema ( come sempre quando si parlava di PlayPress...) lo troviamo però nella solidità dell'oggetto: ho finito di leggerlo e prima di chiuderlo, il dorso si è letteralmente staccato dal corpo di pagine, ed un paio di esse hanno iniziato a svolazzare per la stanza prima di cadere in terra.

Eccheccazzo!

Il racconto merita sul serio, ma la confezione fa cagare!
Adesso mi tocca trovare una buona legatoria che lo sistemi o tenermelo a dispense nello scaffale.

"Batman Nine Lives" è ancora recuperabile nei comicshop meglio forniti, benchè uscito parecchi anni fa; per chi conosce la lingua inglese, consiglio caldamente di cercarlo in versione originale, almeno per quanto riguarda l'assemblaggio del libro, sicuramente più resistente.

Andre.!

giovedì 4 settembre 2008

3 SETTEMBRE 2008

... questo è per voi, amici miei!

Le Avventure di Cesko e Anto : the Wedding Album !

EVIVAAAA GLI SPOSIIII!!!!!!

Andre.!&Andreone

domenica 31 agosto 2008

Esordienti di razza.

Un messaggio promozionale per un autore esordiente che ha davvero stoffa da vendere.

Fatevi un favore: comprate, leggete e regalate questo libro di racconti, perchè ne vale davvero la pena!

Quanto prima, una bella recensione.

Andre.!

Terminal Velocity!


E dopo 15 giorni esatti, un sacco di e mail, una cifra di discussioni, decine di collassi nervosi e di sistema, missione compiuta!


La cosuccia è scritta, disegnata, colorata, terminata e spedita a destinazione a Velocità Terminale!

( Franz è il secondo da sinistra, mentre mi vedete contando due da destra! )

Ora attendiamo fiduciosi!


Andre.!

lunedì 18 agosto 2008

Subsonica live at Scalo 76.

...e quale modo migliore di chiudere la giornata se non con una bella esecuzione live di " Colpo di Pistola" dei Subsonica su quella porcheria di programma che è "Scalo 76" di RaiDue?




...che disco fottutamente grandioso!


Andre.!

L'Uomo del Treno

Ammetto che il cinema francese, sopratutto quello degli ultimi 15 anni, esercita sempre uno strano fascino su di me.

Laddove il cinema americano è sovrascritto, sovrarecitato, sovraeffettato, e quello italiano è fatto di storie piccole e rarefatte un po' troppo pesanti nella costruzione, se non addirittura pretestuose, il cinema francese mostra storie minimaliste e misurate, che lasciano sempre un senso di sospensione indefinito, sul quale spesso si torna a riflettere tempo dopo la prima visione.


Forse è proprio questo aspetto da microcosmo totalmente autonomo che sviluppa in me quella strana fascinazione di cui parlavo in apertura.


Prendiamo ad esempio " L'uomo del Treno " di Patrice Leconte, uscito nel 2002 ma che solo ora ho avuto modo di vedere.


Due uomini profondamente diversi tra loro si incontrano casualmente in una città di provincia; entrambi hanno un appuntamento con il destino il sabato sucessivo al loro incontro, e nei tre giorni che condivideranno sotto lo stesso tetto in una pesante casa barocca decaduta, si scopriranno essere uno lo specchio dell'altro.


Molte altre volte abbiamo visto nel cinema l'incrocio di destini, ma qui il tutto viene giocato nelle lunghe pause e negli scarni dialoghi, scanditi dal passare del tempo vividamente percettibile di quei tre giorni prima che il fato bussi alle rispettive porte dei protagonisti.


Se fosse un film americano, sarebbe un diluvio di parole, rumori e paradossi spazio-temporali; se fosse un film italiano sarebbe farsesco, dialettale e grottesco.


Qui è un universo parallelo che si sviluppa all'interno della mente e dello spirito dei protagonisti, in cui ogni rumore, ogni gesto, ogni parola ha un suo significato ben preciso.


E proprio per questo motivo, questo tipo di cinema ha un'attrazione davvero particolare su di me.


Andre.!

Here we go again!


Ci siamo nuovamente; 15 giorni per fare una cosuccia.


Non sono tantissimi, anzi, contando gli impegni di lavoro quotidiani, sono davvero scarsetti, ma così è.


Indi per cui, sotto!


Andre.!

sabato 16 agosto 2008

Scompare Carlos Meglia

Proprio un anno fa in questo periodo, ci lasciava Mike Wieringo.


12 mesi dopo, ancora una volta dobbiamo riportare una triste notizia in questo anno funesto per il mondo del fumetto:


Carlos Meglia, autore argentino notissimo agli appassionati italiani grazie al bellissimo Cybersix realizzato in tandem con Trillo, del delizioso Canarì francofono nonchè di alcuni lavori per la WildStorm, è morto in seguito a complicazioni cardiache all'età di 50 anni.


Continua così il triste elenco di chi ci ha lasciato nell'ultimo anno.


Troppi.


Il Coniglio di Ferro si unisce alla commozione dei fan di tutto il mondo.


Ciao Carlos.


Andre&Franz.

domenica 3 agosto 2008

Letture : StormWatch Post Human Division

Nuova incarnazione per la serie StormWatch proveniente dai WildStorm Studios di Jim Lee, in uscita in Italia per MagicPress proprio questa settimana.

Prima di entrare nel merito di questa serie, un po' di cronistoria:

StormWatch fu una delle serie di partenza che Lee sfornò nel 1992 agli albori della Image Comics, insieme a WildC.a.t.s. e trattava di un gruppo di super umani sotto la guida ONU che si occupava in puro stile "Zio Sam" di crisi internazionali; scazzotate supereroistiche senza capo nè coda, con una pletora sterminata di personaggi indistinguibili l'uno dall'altro, improbabili viaggi nel tempo e distruzione dell'universo.

Aggiungiamo poi il fatto che è scritta e disagnata in maniera davvero pessima e discutibile, da gente di cui non si ricorda nemmeno il nome.

Diciamocelo subito: questa roba era orrenda e senza senso ed è rimasta tale fino al 1997, quando Mr.Warren Ellis se ne interessò, trasformandola in uno dei prodotti più innovativi del decennio scorso.

StormWatch era ora diventato un fumetto in cui si discutevano le dinamiche del potere e la corruzione fisica e mentale che il potere comporta, affrontava minaccie terroristiche di portata mondiale, perfettamente calate nello spirito del tempo dell'epoca, tra paure di fine millennio ed espansione del campo scientifico e tecnologico, paranoia del controllo e del terrore che esso può generare.

Anche graficamente, questo periodo di StormWatch risulta forse essere il migliore in assoluto, grazie ai contributi di Tom Raney, Brian Hitch che inizierà a farsi un nome proprio su questa serie e Chris Sprouse.

Quando Ellis abbandonò la serie alla fine degli anni '90 per far nascere dalle sue ceneri Authority, StormWatch si concluse con la morte di buona parte del cast per mano di un nutrito gruppo di Aliens ( sì, quelli cinematografici) che invasero la stazione spaziale e la fecere esplodere.


Grazie all'effetto Authority, venne rilanciata successivamente all'inizio del 2000 con il tanto in voga allora "stile widescreen": StormWatch: Team Achilles era ora diventata una sezione di pronto intervento terrestre sotto egidia ONU che si occupava di dare la caccia e prevenire lo sviluppo postumano a suon di proiettili.

In questa incarnazione, ci troviamo di fronte ad un racconto di stampo militaristico che tutto sommato, regala qualche buon momento, ma che certo non si può considerare memorabile.

Forse è più interessante notare come questa serie sia ricordata per il caso che genero' nell'ambiente quando si scoprì che il suo scrittore spacciandosi per un ex soldato dei reparti speciale del corpo dei marines, sia risultato in realtà un millantatore e di conseguenza cacciato a calci in culo.




Il primo decennio del nuovo millennio sta volgendo al termine ed il parco testate della WildStorm ha bisogno di nuovo smalto, ed ecco quindi che arriva il WORLDSTORM, diretta conseguenza della miniserie Armageddon con protagonista Capitan Atom che si ritrova catapultato nel WildStormverse e di cui si appresta ad esserene la fine.

Il tentativo, interessante come presupposto, si rivela essere nulla più che un banale azzeramento di continuity, che cancella in pratica tutto il lavoro svolto nei 10 anni precedenti e riportando il cosmo WildStorm al 1992, risulta però fallire in partenza perchè molte serie annunciate durante questo reboot, non hanno mai visto la luce ( Wildcats di Morrison /Lee, Authority di Morrison/Ha non sono andte oltre il secondo numero in tre anni ).

Il che ci porta dritti dritti all'attuale " StormWatch : Post Human Division "; ora siamo di fronte ad una squadra di polizia post umana, che agisce secondo leggi molto aderenti a quelle effettivamente in vigore tra le forze dell'ordine, ma che non disdegna di giocare sporco quando il caso lo richiede.

Bella la trama e caratterizzazione dei personaggi ad opera di Christos Gage, famoso come sceneggiatore televisivo del serial Law&Order e dei suoi spin-off, e disegni grezzi e ripugnanti quel tanto che basta ad opera del bravissimo Dough Manke, già autore di gioellini come The Mask per la Dark Horse e Major Bummer in casa DC.

Pur risultando già sorpassato per certi versi dagli eventi del cosmo WildStorm, dopo le miniserie " Number of the Beast " e " World's End " che stanno sconvolgendo le testate americane in questo periodo, StormWatch: PHD " risulta essere una piacevole e divertente lettura, che coniuga molto bene azione e leggerezza, mantenendo viva l'attenzione del lettore.

Andre.!

venerdì 1 agosto 2008

Testo del Mese : The Promised Land

Primo agosto 2008, nuovo testo per RadioRabbit!

Questo mese ho scelto per voi " The Promised Land ", ancora di Bruce Springsteen, dall'album del 1978 "Darkness on the Edge of Town".

Io ve la propongo in una versione unplugged datata 1996, registrata a Berlino durante il tour acustico per " The Ghost of Tom Joad ", in una bellissima registrazione intitolata "CheckPoint Bruce "che scovai in un mercatino del disco qualche anno fa.

Godetevela!

Andre.!

The Good-Ole Boys!

Oggi giornata davvero piacevole!

Passeggiata, shopping, chiacchiere e pranzo con il mitico Franz ed il ritrovato Andreone lungo le vie della città arroventate dal sole a picco...DIO MIO CHE CALDO DISUMANO!!!!!!!!!

Progetti nuovi bollono in pentola, idee si susseguono fulminee e voglia di fare che prende il sopravvento; speriamo che migliori ancora tanto da poter(mi) permettere di ingranare la quinta ed andare a tutto gas!

E se un po' di sano culo ci aiuta pure, una volta tanto...bhè, noi mica ci sputiamo sopra!

Un sentito grazie ancora a Franz e Andreone per la bella giornata...come ai vecchi tempi!

Andre.!

domenica 27 luglio 2008

Sulla mia tv tonite : Una canzone per Bobby Long



Dato che la tv italiana è la peggiore del mondo, ormai non facciamo altro che trasmettere merda a buon mercato che piace allo spettatore medio, il quale, non avendo una vita propria, si diverte guardando i reality, le trasmissioni scandalistiche e melodrammatiche, le televendite dove tutto, dal divano letto alla cassaforte da muro, ti viene inviato in piccolo imballo perchè è gonfiabile e senza spese di spedizione se paghi con carta di credito,o nella migliore delle ipotesi quelle sportive, in un sadico gioco al rincoglionimento totale.

Ogni tanto però, di solito a notte fonda, capita che qualche mente illuminata riempia due ore di palinsesto con film come quello qui accanto.

E' capitato ieri sera, rientrato verso la 01.30 da una visita ad amici; accendo la tv e vedo che su RaiUno sta iniziando un film, di quelli che passano tutti i sabati notte dopo la 1.00, e con mia grande sorpresa scopro che si tratta di " Una canzone per Bobby Long ".

Non voglio stare a disquisire sulla trama, perchè fondamentalmente ha un plot piuttosto inflazionato, ma mi limito a dire che si tratta di un grande film dolceamaro, girato con uno sgurdo dolorosamente leggero al mondo dei ricordi e del passato, interpretato da un John Travolta vecchio, alcolizzato, imbolsito, struggente e doloroso, tra una citazione e l'altra dei grandi scrittori del '900 alla disperata ricerca di una vita perduta che poteva essere... semplicemente da oscar.

Forse come non mai, Travolta raggiunge vette recitative degne dei più grandi attori che la storia del cinema abbia avuto il privilegio di vedere, che lo confermano un attore troppo sottovalutato rispetto al suo reale valore.

Accanto a lui Scarlett Johannson, attrice brava e bella ma che personalmente non riesco ad apprezzare, rende molto bene e con la giusta convinzione una giovane runaway in cerca forse del suo futuro e destinata a trovarlo nel suo passato; Gabriel Match, straordinario nella parte del amico/pupillo/contraltare di Travolta, tutti immersi nei grandi ed ampi spazi della Luisiana, fatti di case coloniche dai bassi tetti sovrastate da cieli celestialmente blu pervasi dal suono jazz di chitarre, sassofoni e trombe.

Un film in realtà molto piccolo, che lascia un senso di grandezza eterna.

Andre.!

sabato 26 luglio 2008

Letture : Batman di Scott Morse

Dato che ne ho parlato la scorsa sera con il mio amico Andrea davanti ad un paio di pinte, piccola rece su questo fumetto che ho letto ormai "qualche" mese fa.

" Batman : Room full of strangers " è un bel one shot incentrato sul Commissario Gordon realizzato da C.Scott Morse ( Soulwind, Littlegreymen ), uscito nel 2005 per PlayPress.

I bellissimi dipinti di Morse raccontano un giorno nella vita di James Gordon, decisosi ad andare in pensione e lasciare ai giovani il suo posto al distretto di Gotham City; anche se lontano dalla città, immerso in un panorama oceanico simile alla costa ovest americana, Gordon si trova a dover indagare su un omicidio commesso nell' albergo in cui alloggia, luogo dove nessuno dei personaggi coinvolti si conosce: il vecchio proprietario, la coppia attempata ed ossessionata dal non avere una stanza con vista sull'oceano, un'altra coppia di giovani ragazzi appena arrivati insieme a Gordon ed una madre terminale accompagnata dal figlioletto.


Come sempre e, a questo punto inevitabilmente, la figura di Batman giocherà un ruolo fondamentale nell'indagine del vecchio Gordon, ma non nel senso che ogni lettore si aspetta, portando il racconto a concludersi con toni davvero amari.


Nell'insieme, l'albo di 64 pagine si legge in 10 minuti, ma il ritmo che lo stile così personale e cartoonesco di Morse sa infondere rende questo fumetto una bellissima prova d'autore legata al pipistrello, ed anche la storia, a conti fatti, si rivela essere molto più che un semplice divertisment estemporaneo, andando ad analizzare uno dei personaggi da sempre meglio definiti, ma spesso fraintesi, del pantheon batmaniano, rivelandone tutta l'umana stanchezza che però non gli permette di rinunciare al proprio dovere: quello di servire la causa intrapresa indossando un distintivo.


Oggi il volumetto, davvero bello e curato nella confezione, si può trovare nelle fumetteria meglio fornite con una certa facilità ed una spesa modica; e ne vale la pena davvero se avete voglia di leggere qualcosa di diversamente insolito nel panorama supereroistico americano.


Andre.!

mercoledì 23 luglio 2008

Lezioni di arte ( una sorta di...)

Lezione di arte # 1 : " Questo non è un orinatoio. Questa è arte ".
Parola di Marcell Duchamp.

Ovvero come manipolare la verità per il proprio scopo.

Leggo dal Corriere della Sera odierno che alla Camera è passato il Lodo Alfano.

Il Lodo Alfano è quell'emendamento per il quale ogni individuo che ricopre una delle cariche politiche più alte dello Stato, ovvero Capo di Stato, Presidenza del Consiglio e Presidenza delle due Camere, non può essere oggetto di processi durante il mandato, anche se essi sono già in corso.

Benissimo.

Ennesimo sintomo di un paese che ha smarrito la propria identità e nel quale tutti possono restare impuniti per le proprie colpe, basandosi su leggi ad hoc e lentezza giudiridica.

Intanto i problemi reali continuano ad essere ignorati, o meglio, ad essere nascosti sotto falsi proclami di vittoria. Esempio banale-banale: la spazzatura che affligge Napoli in 58 giorni è scomparsa! Peccato che nessuno si prenda la responsabilità di mostrarci dove è stata spostata, perchè non può essersi semplicemente volatilizzata nel nulla.

Ed ecco la morale della lezione # 1 : Manipolazione della verità, non vittoria, che è un discorso completamente diverso gente!

Andre.!

martedì 22 luglio 2008

Letture: Batman Ego


E come promesso nel post di eri, eccomi di ritorno con qualche riflessione su quanto letto, visto ed ascoltato in questo periodo di silenzio.

Partiamo da quello che vedete qui a fianco:

" Batman : Ego ", one-shot firmato per testi e disegni da Darwyn Cooke, uscito in italia nel 2003 per la PlayPress.

Si tratta del primo racconto a fumetti nel quale si cimenta il geniale Darwyn Cooke ( The New Frontier, Catwoman )fino ad allora impegnato nella realizzazione delle animated series di Batman e Superman prodotte dal gruppo guidato da Paul Dini e Bruce Timm per la Warner.

In questo racconto assistiamo ad una brillante e per molti versi tetra rilettura sul tema del "doppio", controparte recondita che si cela in ogni essere umano e che rappresenta l'assioma portante della figura del supereroe in costume dagli albori della sua creazione negli anni '30.

Batman si trova a riflettere e dialogare con il suo alter ego Bruce Wayne sul valore delle proprie azioni e sulle influenze che esse possono avere quando si riperquotono sulla sua vita e quella delle persone che gli gravitono intorno , siano essi amici o nemici, scoprendo che forse la volontà di servire il bene non basta per fare di un uomo ossessionato un eroe.

I testi, pur trattando un argomento già ampiamente esplorato nel campo del fumetto supereroistico, riescono ad essere accattivanti, non gratuiti o pretestuosi, con qualche punta di illuminazione superiore nel trattare il rapporto tra Bruce/Batman ed i suoi nemici Jocker e Two Face, che sono davvero brillanti e lucide per quanto disrmanti nella loro semplicità.

Graficamente, Ego è un gioiello raro: lo stile di Cooke è ancora pesantemente influenzato dall'animazione, ma serve la storia come poche volte si è visto fare in un fumetto. La regia è straordinaria, ma non ineccepibile, mentre ogni inquadratura trasuda una cinematicità che nemmeno Bruce Timm nel suo "Mad Love" è riuscito a raggiungere e che forse ha pochissimi eguali nel campo del comic book moderno.

Ogni architettura, che richiama gli stilemi art deco' ampiamente impiegati in "Batman the Animated Series", ma anche al quella leggendaria Radiant City creata da Dean Motter negli anni '80 per il fumetto cult "Mister X", assurge qui ad un contorto labirinto mentale, opprimente, soffocante ed oscuro, un viaggio nei recessi della psiche di un uomo dilaniato da profonde ferite e perdite personale, nell'incessante ricerca di redenzione e pacificazione per le proprie colpe.

Una storia molto più adulta e seria di molte, spacciate per tali dalle testate regolari dedicate al pipistrello, che risulta essere una sorta di marchio di fabbrica per tutti gli autori usciti dallo staff della serie animata della prima metà degli anni '90 che si sono poi rivolti al fumetto; basti pensare alle ottime prove di gente come il già citato Timm con " Mad Love ", o al Ronnie Del Carmen presente nell'antologia " Batman Black&White " solo per citarne due a caso.

Con un po' di fortuna, " Batman: Ego " può ancora essere trovato presso comicshop ben forniti o alle fiere specializzate, nell'attesa che Planeta decida di dare alle stampe una nuova versione di questo splendido lavoro.

Uniche pecche per l'edizione italiana sono costituite dalla stampa non eccelsa, dovuta ad una scelta di carta un poco troppo opaca ma di buona qualità, ed il lettering, che nelle didascalie iniziali risulta piccolo e troppo stilizzato, creando una leggera difficoltà di lettura.

Se vi capita recuperatelo e non resterete delusi.

Andre.!