venerdì 18 aprile 2008

...SCUSATE L' ASSENZA...


Dopo mesi di latitanza eccomi tornato qui da voi, sentivate la mancanza?
Non credo, visto che il buon Andre vi ha intrattenuto fino ad ora, con spunti e riflessioni davvero interessanti!
Il mio ritorno è dettato  dall' ultimo post scritto su Antonio Cassano.
Ebbene si, io sono un tifoso accanito del calcio, faccio pure outing: sono un tifosissimo bianconero, e in generale dello sport; diciamo due passioni che  ricoprono una parte importante nella mia vita.
Il mio intervento non vuole essere una critica a nessuno solo una riflessione,da appassionato, su Cassano.
Mi ricordo ancora la prima volta che lo vidi giocare: Bari-Inter 2-1, fece un goal che dire spettacolare è offenderlo, un' azione degna di Maradona! Ero innamorato e lo sono tutt' ora del suo modo di intendere il calcio, puro genio!!!
Ora possiamo dire e pensare tutto ciò che vogliamo sul suo conto, ma sicuramente il suo talento è qualcosa che trascende il puro sport.
E mi trovate d' accordo sul fatto che chi ha un talento così puro non può sprecarlo in questo modo idiota, comportandosi come un bambino di tre anni quando invece dovrebbe dimostrarsi uomo sul campo e nella vita!
Ma lo spunto su cui voglio riflettere è un altro...
Se il calcio deve essere inteso come show business, allora dovete ricredervi su Antonio, perchè incarna tutto ciò che rende famoso un personaggio dello star system: arrogante, capriccioso, melodrammatico e pieno di talento, paragonabile ad una star del Grande Fratello, o di Amici, o di X-factor, o di qualsiasi programma voi vogliate. Nessuno allora dovrebbe lamentarsi; la Tv di oggi vive di questi personaggi, e Antonio incarna la quintessenza del reality-show!
Ma non abbiamo il televoto nel calcio, e nemmeno il confessionale...
Se invece, il calcio viene inteso come sport, come un insieme di gesti atletici volti a formare una prestazione agonistica ( come spesso l' ex ministro Melandri lo ha definito ); bhe allora abbiamo sbagliato tutti nel giudicare il giocatore Antonio! Il suo valore, dicevo, è indiscutibile; spesso le squadre si rivolgono ai mercati esteri alla ricerca dei fuoriclasse, dimenticandosi quelli nostrani, ma se se ne accorgono non sempre è un fatto positivo. Il vero problema si ha quando il calcio, lo sport calcio, si fonde con il calcio show-business: una catastrofe....
Succede che un ragazzo di 18 anni, talentuoso, un fenomenoche gioca in una squadra di provincia, non un grande club, viene notato invece da una grande squadra: inizia a guadagnare cifre pazzesche, si sceglie i riferimenti sbagliati, inizia a credersi un dio...la fine che può fare è una sola...gettare alle ortiche tutto!
Allora, dove voglio arrivare? Non assolvo Cassano per le sue cassanate, alla fine è un adulto capace di intendere e di volere e prima o poi dovrà prendersi le sue responsabilità; credo solo che il sistema calcio sia un cannibale, un buco nero che ingoia tutto e tutti; credo che chi non è abbastanza forte per resistergli ne viene triturato, sminuzzato, non gli sopravvive!
Non è possibile rovinarsi la vita per una palla, nessuno dovrebbe ridursi così per l' intrattenimento domenicale degli italiani.
No non è retorica è solo la mia verità.
Il problema non è Cassano, il problema è il calcio!
E purtroppo lo dice uno che ogni domenica tifa la sua squadra illudendosi ancora della genuinità di questo "sport".
Fra.
P.S: provate a pensare ad Antonio mentre dribla tre avversari e insacca la palla in rete, dimenticatevi tutto il resto!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ben tonnato Fra!!!!
Ester