sabato 24 maggio 2008

Me, Myself and I - la pioggia

Oggi sono uscito.

Pioveva a dirotto, ma ho deciso di uscire lo stesso; mi sono infilato la giacca, fo preso la mia fedele sacca, mi sono calcato in testa il fidato capellino e sono uscito in strada, in una sabato pomeriggio dove la città era quasi deserta, con poche macchine in giro ed ancor meno persone per le vie.

Ho attraversato a piedi il borgo storico dove vivo, lentamente, senza fretta fino ad arrivare in centro, osservando questa situazione di quiete davvero metafisica.

La pioggia scendeva, mi sfiorava il viso, scorreva sul tessuto dei miei abiti ed accessori, ed improvvisamente, un pensiero mi è balenato alla mente, rapido come un fulmine...come può una cosa così bella essere dannosa?

Amo la pioggia, ho sempre amato la pioggia ed oggi ho fatto qualcosa che non facevo dagli anni della scuola. Così. Semplicemente e serenamente, senza sottostesti freudiani.

Non importa quanto zuppo fossi quando sono rientrato.
E' stato qualcosa che riconcilia con il mondo.



Andre.!

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