domenica 30 dicembre 2007
Ciao Ciao 2007
lunedì 24 dicembre 2007
Uno Strano Natale.
sabato 22 dicembre 2007
L'angolo di Spider - 1
Dunque oggi un post rapido e asciutto su quello che mi è capitato di trovare surfando un po' sui vari blog internetiani; in particolare sono stato colpito da uno di essi, in cui vi era una nuova, ennesima, noiosissima polemica tra e contro operatori del settore fumetto in italia.
Dato che non voglio nemmeno avvicinarmi al voler entrare in una discussione come quella che ho letto, non esprimerò alcun parere in merito e tantomeno citerò il link espressamente, ma se proprio volete approfondire, vi posso rimandare per maggiori informazioni su ComicUs, nel nuovo episodio della rubrica Help curata da Michele Ginevra.
In realtà quello che mi domando ogni volta che mi capita di imbattermi in queste noiosissime diatribe telematiche ( ma non solo ) è quanto segue:
se qualcuno mi sta talmente sui coglioni per un qualsivoglia motivo più o meno personale, non sarebbe più semplice chiamare o contattare in qualche modo questa persona e regolare i conti in forma privata, anzichè portare questo mio scazzo alla ribalta sulla rete?
Viviamo davvero nell'epoca del Barry William's Show? O siamo tornati all'epoca romanica in cui si cerca il consenso del popolo nell'arena?
Credo fermamente che il mondo del fumetto abbia bisogno di cose ben diverse per crescere ed espandersi in maniera utile per tutti, lettori ed operatori, che non queste risse informatiche.
Che tristezza.
E che palle.
" Vi odio tutti! "
Andre.!
sabato 15 dicembre 2007
Me, Myself and I - Episodio quattro
Oggi non c'è molto di cui parlare, perchè il Natale è un periodo dell'anno abbastanza tranquillo e frenetico allo stesso tempo, in quanto siamo tutti un pò troppo stressati per via delle mille corse che si fanno per cercare il regalo giusto, comprare quello che hai deciso di cucinare per il pranzo natalizio, affrontare la calca che si aggira famelica nei centri commerciali o nei negozietti, il traffico sbroccato, il gelo che tutte le sere uscito da lavoro ti ha reso il parabrezza della macchina una sorta di pista di pattinaggio etc., ma allo stesso tempo a fine giornata si è comunque più contenti e soddisfatti del solito proprio perche si sono dovute affrontare tutte queste cose tipiche di questo periodo...che se Dio vuole, arriva solo una volta all'anno.
In un certo senso si inizia a fare anche un bilancio dell'anno che si sta apprestando a terminare, ripercorrendo con la memoria tutte le tappe che si sono percorse in questi lunghi 12 mesi e molte volte si pensa a quello che poteva andare meglio o andare peggio, quasi senza soluzione, anche se per pochi attimi.
In realtà il post con il mio bilancio 2007 me lo tengo per il 31 dicembre, però mi sembrava un buon inizio per introdurre un testo di una canzone che mi piace particolarmente dato che rappresenta un poco una metafora per chi fa un lavoro creativo o bazzica anche solo da quelle parti e, più in genereale, della vita stessa; l'autore del pezzo è l'immenso Leonard Cohen e se non conoscete la sua musica...bhè...correte subito ai ripari!!!!!
Tower of Song
Well my friends are gone and my hair is grey I ache in the places where I used to play And Im crazy for love but Im not coming on Im just paying my rent every day Oh in the tower of song
I said to hank williams: how lonely does it get? Hank williams hasnt answered yet But I hear him coughing all night long A hundred floors above me In the tower of song
I was born like this, I had no choice I was born with the gift of a golden voice And twenty-seven angels from the great beyond They tied me to this table right here In the tower of song
So you can stick your little pins in that voodoo doll Im very sorry, baby, doesnt look like me at all Im standing by the window where the light is strong Ah they dont let a woman kill you Not in the tower of song
Now you can say that Ive grown bitter but of this you may be sure The rich have got their channels in the bedrooms of the poor And theres a mighty judgement coming, but I may be wrong You see, you hear these funny voices In the tower of song
I see you standing on the other side I dont know how the river got so wide I loved you baby, way back when And all the bridges are burning that we might have crossed But I feel so close to everything that we lost Well never have to lose it again
Now I bid you farewell, I dont know when Ill be back There moving us tomorrow to that tower down the track But youll be hearing from me baby, long after Im gone Ill be speaking to you sweetly From a window in the tower of song
Yeah my friends are gone and my hair is grey I ache in the places where I used to play And Im crazy for love but Im not coming on Im just paying my rent every day Oh in the tower of song
( Tower of Songs, Leonard Cohen - 19...non me lo ricordo più! )
Andre.!
martedì 4 dicembre 2007
Dato che oggi ci ho quasi rimesso due dita della mano destra mentre mi cucinavo un piatto di pasta ed ho quindi un umore abbastanza di merda, riallacciandomi direttamente al discorso del mio socio Cesko sull'esperienza lucchese ( vedi : "Avventure del Coniglio-spinn off" ), posto una sorta di risposta piuttosto velenosa e veemente a tutti quelli che hanno dubbi sulla propria attività artistica nel campo dei comics, ma non solo, e spendono la vita a farsi pippe mentali invece di mettersi sotto ed iniziare a sputare sangue, sudore e rosari sulla tastiera o al tavolo da disegno.
Non sono parole mie, ma di un certo Andrea Pazienza e provengono dritte dritte dal libro qui a fianco...
…fai l’artista.
Te ne freghi, ma in verità è la gente che se ne frega!
Dici: che mi frega, sono un artista, se vi va bene così, sennò cicca.
Ma sai che gliene frega alla gente che sei un artista!
Sei un artista?
E ce lo cachi che sei un artista!
In pratica, o diventi produttivo o vaffanculo.
E guarda che Andrea Pazienza che non caca, tutto così insomma,
è un fatto che ti sei inventato tu, cioè un mito che non esiste!
Non sei tu che non cachi, ma gli altri che ti hanno emarginato!
Dormi una notte in facoltà e hai fatto l’occupazione, squacqui
due manifesti e sei con la coscienza a posto! L’ Espresso una settimana sì
e due no e Linus quando ti capita, ed ecco risolto il problema del tenersi
aggiornato! E manco hai il buonsenso, macchè, il pudore di starti zitto!
Noooo! Dice : vabbè, almeno sta zitto.
Il compagno qua spara giudizi sugli autonomi o che so, su robbe grillet
con l’aria di chi da sempre è immerso fino al collo di cose circa collettivi,
jaquerie o nouvelle vogue!
Oooh, ma ci credi tutti scemi?
Sai cosa si dice di te dopo che hai sparato qualche palla atomica?
Si dice: oh, inutile parlargli, tanto è scemo! Oppure: ma sì fatelo dire,
quel coglione! O al massimo ti si concede l’alibi della pazzia, e in questo
caso tu parli e qualcuno dietro di te ci fa segno come dire “ditegli sempre di sì…”
( Le straordinarie avventure di Pentothal, Andrea Pazienza, 1977. )
Andre.