domenica 31 agosto 2008

Esordienti di razza.

Un messaggio promozionale per un autore esordiente che ha davvero stoffa da vendere.

Fatevi un favore: comprate, leggete e regalate questo libro di racconti, perchè ne vale davvero la pena!

Quanto prima, una bella recensione.

Andre.!

Terminal Velocity!


E dopo 15 giorni esatti, un sacco di e mail, una cifra di discussioni, decine di collassi nervosi e di sistema, missione compiuta!


La cosuccia è scritta, disegnata, colorata, terminata e spedita a destinazione a Velocità Terminale!

( Franz è il secondo da sinistra, mentre mi vedete contando due da destra! )

Ora attendiamo fiduciosi!


Andre.!

lunedì 18 agosto 2008

Subsonica live at Scalo 76.

...e quale modo migliore di chiudere la giornata se non con una bella esecuzione live di " Colpo di Pistola" dei Subsonica su quella porcheria di programma che è "Scalo 76" di RaiDue?




...che disco fottutamente grandioso!


Andre.!

L'Uomo del Treno

Ammetto che il cinema francese, sopratutto quello degli ultimi 15 anni, esercita sempre uno strano fascino su di me.

Laddove il cinema americano è sovrascritto, sovrarecitato, sovraeffettato, e quello italiano è fatto di storie piccole e rarefatte un po' troppo pesanti nella costruzione, se non addirittura pretestuose, il cinema francese mostra storie minimaliste e misurate, che lasciano sempre un senso di sospensione indefinito, sul quale spesso si torna a riflettere tempo dopo la prima visione.


Forse è proprio questo aspetto da microcosmo totalmente autonomo che sviluppa in me quella strana fascinazione di cui parlavo in apertura.


Prendiamo ad esempio " L'uomo del Treno " di Patrice Leconte, uscito nel 2002 ma che solo ora ho avuto modo di vedere.


Due uomini profondamente diversi tra loro si incontrano casualmente in una città di provincia; entrambi hanno un appuntamento con il destino il sabato sucessivo al loro incontro, e nei tre giorni che condivideranno sotto lo stesso tetto in una pesante casa barocca decaduta, si scopriranno essere uno lo specchio dell'altro.


Molte altre volte abbiamo visto nel cinema l'incrocio di destini, ma qui il tutto viene giocato nelle lunghe pause e negli scarni dialoghi, scanditi dal passare del tempo vividamente percettibile di quei tre giorni prima che il fato bussi alle rispettive porte dei protagonisti.


Se fosse un film americano, sarebbe un diluvio di parole, rumori e paradossi spazio-temporali; se fosse un film italiano sarebbe farsesco, dialettale e grottesco.


Qui è un universo parallelo che si sviluppa all'interno della mente e dello spirito dei protagonisti, in cui ogni rumore, ogni gesto, ogni parola ha un suo significato ben preciso.


E proprio per questo motivo, questo tipo di cinema ha un'attrazione davvero particolare su di me.


Andre.!

Here we go again!


Ci siamo nuovamente; 15 giorni per fare una cosuccia.


Non sono tantissimi, anzi, contando gli impegni di lavoro quotidiani, sono davvero scarsetti, ma così è.


Indi per cui, sotto!


Andre.!

sabato 16 agosto 2008

Scompare Carlos Meglia

Proprio un anno fa in questo periodo, ci lasciava Mike Wieringo.


12 mesi dopo, ancora una volta dobbiamo riportare una triste notizia in questo anno funesto per il mondo del fumetto:


Carlos Meglia, autore argentino notissimo agli appassionati italiani grazie al bellissimo Cybersix realizzato in tandem con Trillo, del delizioso Canarì francofono nonchè di alcuni lavori per la WildStorm, è morto in seguito a complicazioni cardiache all'età di 50 anni.


Continua così il triste elenco di chi ci ha lasciato nell'ultimo anno.


Troppi.


Il Coniglio di Ferro si unisce alla commozione dei fan di tutto il mondo.


Ciao Carlos.


Andre&Franz.

domenica 3 agosto 2008

Letture : StormWatch Post Human Division

Nuova incarnazione per la serie StormWatch proveniente dai WildStorm Studios di Jim Lee, in uscita in Italia per MagicPress proprio questa settimana.

Prima di entrare nel merito di questa serie, un po' di cronistoria:

StormWatch fu una delle serie di partenza che Lee sfornò nel 1992 agli albori della Image Comics, insieme a WildC.a.t.s. e trattava di un gruppo di super umani sotto la guida ONU che si occupava in puro stile "Zio Sam" di crisi internazionali; scazzotate supereroistiche senza capo nè coda, con una pletora sterminata di personaggi indistinguibili l'uno dall'altro, improbabili viaggi nel tempo e distruzione dell'universo.

Aggiungiamo poi il fatto che è scritta e disagnata in maniera davvero pessima e discutibile, da gente di cui non si ricorda nemmeno il nome.

Diciamocelo subito: questa roba era orrenda e senza senso ed è rimasta tale fino al 1997, quando Mr.Warren Ellis se ne interessò, trasformandola in uno dei prodotti più innovativi del decennio scorso.

StormWatch era ora diventato un fumetto in cui si discutevano le dinamiche del potere e la corruzione fisica e mentale che il potere comporta, affrontava minaccie terroristiche di portata mondiale, perfettamente calate nello spirito del tempo dell'epoca, tra paure di fine millennio ed espansione del campo scientifico e tecnologico, paranoia del controllo e del terrore che esso può generare.

Anche graficamente, questo periodo di StormWatch risulta forse essere il migliore in assoluto, grazie ai contributi di Tom Raney, Brian Hitch che inizierà a farsi un nome proprio su questa serie e Chris Sprouse.

Quando Ellis abbandonò la serie alla fine degli anni '90 per far nascere dalle sue ceneri Authority, StormWatch si concluse con la morte di buona parte del cast per mano di un nutrito gruppo di Aliens ( sì, quelli cinematografici) che invasero la stazione spaziale e la fecere esplodere.


Grazie all'effetto Authority, venne rilanciata successivamente all'inizio del 2000 con il tanto in voga allora "stile widescreen": StormWatch: Team Achilles era ora diventata una sezione di pronto intervento terrestre sotto egidia ONU che si occupava di dare la caccia e prevenire lo sviluppo postumano a suon di proiettili.

In questa incarnazione, ci troviamo di fronte ad un racconto di stampo militaristico che tutto sommato, regala qualche buon momento, ma che certo non si può considerare memorabile.

Forse è più interessante notare come questa serie sia ricordata per il caso che genero' nell'ambiente quando si scoprì che il suo scrittore spacciandosi per un ex soldato dei reparti speciale del corpo dei marines, sia risultato in realtà un millantatore e di conseguenza cacciato a calci in culo.




Il primo decennio del nuovo millennio sta volgendo al termine ed il parco testate della WildStorm ha bisogno di nuovo smalto, ed ecco quindi che arriva il WORLDSTORM, diretta conseguenza della miniserie Armageddon con protagonista Capitan Atom che si ritrova catapultato nel WildStormverse e di cui si appresta ad esserene la fine.

Il tentativo, interessante come presupposto, si rivela essere nulla più che un banale azzeramento di continuity, che cancella in pratica tutto il lavoro svolto nei 10 anni precedenti e riportando il cosmo WildStorm al 1992, risulta però fallire in partenza perchè molte serie annunciate durante questo reboot, non hanno mai visto la luce ( Wildcats di Morrison /Lee, Authority di Morrison/Ha non sono andte oltre il secondo numero in tre anni ).

Il che ci porta dritti dritti all'attuale " StormWatch : Post Human Division "; ora siamo di fronte ad una squadra di polizia post umana, che agisce secondo leggi molto aderenti a quelle effettivamente in vigore tra le forze dell'ordine, ma che non disdegna di giocare sporco quando il caso lo richiede.

Bella la trama e caratterizzazione dei personaggi ad opera di Christos Gage, famoso come sceneggiatore televisivo del serial Law&Order e dei suoi spin-off, e disegni grezzi e ripugnanti quel tanto che basta ad opera del bravissimo Dough Manke, già autore di gioellini come The Mask per la Dark Horse e Major Bummer in casa DC.

Pur risultando già sorpassato per certi versi dagli eventi del cosmo WildStorm, dopo le miniserie " Number of the Beast " e " World's End " che stanno sconvolgendo le testate americane in questo periodo, StormWatch: PHD " risulta essere una piacevole e divertente lettura, che coniuga molto bene azione e leggerezza, mantenendo viva l'attenzione del lettore.

Andre.!

venerdì 1 agosto 2008

Testo del Mese : The Promised Land

Primo agosto 2008, nuovo testo per RadioRabbit!

Questo mese ho scelto per voi " The Promised Land ", ancora di Bruce Springsteen, dall'album del 1978 "Darkness on the Edge of Town".

Io ve la propongo in una versione unplugged datata 1996, registrata a Berlino durante il tour acustico per " The Ghost of Tom Joad ", in una bellissima registrazione intitolata "CheckPoint Bruce "che scovai in un mercatino del disco qualche anno fa.

Godetevela!

Andre.!

The Good-Ole Boys!

Oggi giornata davvero piacevole!

Passeggiata, shopping, chiacchiere e pranzo con il mitico Franz ed il ritrovato Andreone lungo le vie della città arroventate dal sole a picco...DIO MIO CHE CALDO DISUMANO!!!!!!!!!

Progetti nuovi bollono in pentola, idee si susseguono fulminee e voglia di fare che prende il sopravvento; speriamo che migliori ancora tanto da poter(mi) permettere di ingranare la quinta ed andare a tutto gas!

E se un po' di sano culo ci aiuta pure, una volta tanto...bhè, noi mica ci sputiamo sopra!

Un sentito grazie ancora a Franz e Andreone per la bella giornata...come ai vecchi tempi!

Andre.!