domenica 3 agosto 2008

Letture : StormWatch Post Human Division

Nuova incarnazione per la serie StormWatch proveniente dai WildStorm Studios di Jim Lee, in uscita in Italia per MagicPress proprio questa settimana.

Prima di entrare nel merito di questa serie, un po' di cronistoria:

StormWatch fu una delle serie di partenza che Lee sfornò nel 1992 agli albori della Image Comics, insieme a WildC.a.t.s. e trattava di un gruppo di super umani sotto la guida ONU che si occupava in puro stile "Zio Sam" di crisi internazionali; scazzotate supereroistiche senza capo nè coda, con una pletora sterminata di personaggi indistinguibili l'uno dall'altro, improbabili viaggi nel tempo e distruzione dell'universo.

Aggiungiamo poi il fatto che è scritta e disagnata in maniera davvero pessima e discutibile, da gente di cui non si ricorda nemmeno il nome.

Diciamocelo subito: questa roba era orrenda e senza senso ed è rimasta tale fino al 1997, quando Mr.Warren Ellis se ne interessò, trasformandola in uno dei prodotti più innovativi del decennio scorso.

StormWatch era ora diventato un fumetto in cui si discutevano le dinamiche del potere e la corruzione fisica e mentale che il potere comporta, affrontava minaccie terroristiche di portata mondiale, perfettamente calate nello spirito del tempo dell'epoca, tra paure di fine millennio ed espansione del campo scientifico e tecnologico, paranoia del controllo e del terrore che esso può generare.

Anche graficamente, questo periodo di StormWatch risulta forse essere il migliore in assoluto, grazie ai contributi di Tom Raney, Brian Hitch che inizierà a farsi un nome proprio su questa serie e Chris Sprouse.

Quando Ellis abbandonò la serie alla fine degli anni '90 per far nascere dalle sue ceneri Authority, StormWatch si concluse con la morte di buona parte del cast per mano di un nutrito gruppo di Aliens ( sì, quelli cinematografici) che invasero la stazione spaziale e la fecere esplodere.


Grazie all'effetto Authority, venne rilanciata successivamente all'inizio del 2000 con il tanto in voga allora "stile widescreen": StormWatch: Team Achilles era ora diventata una sezione di pronto intervento terrestre sotto egidia ONU che si occupava di dare la caccia e prevenire lo sviluppo postumano a suon di proiettili.

In questa incarnazione, ci troviamo di fronte ad un racconto di stampo militaristico che tutto sommato, regala qualche buon momento, ma che certo non si può considerare memorabile.

Forse è più interessante notare come questa serie sia ricordata per il caso che genero' nell'ambiente quando si scoprì che il suo scrittore spacciandosi per un ex soldato dei reparti speciale del corpo dei marines, sia risultato in realtà un millantatore e di conseguenza cacciato a calci in culo.




Il primo decennio del nuovo millennio sta volgendo al termine ed il parco testate della WildStorm ha bisogno di nuovo smalto, ed ecco quindi che arriva il WORLDSTORM, diretta conseguenza della miniserie Armageddon con protagonista Capitan Atom che si ritrova catapultato nel WildStormverse e di cui si appresta ad esserene la fine.

Il tentativo, interessante come presupposto, si rivela essere nulla più che un banale azzeramento di continuity, che cancella in pratica tutto il lavoro svolto nei 10 anni precedenti e riportando il cosmo WildStorm al 1992, risulta però fallire in partenza perchè molte serie annunciate durante questo reboot, non hanno mai visto la luce ( Wildcats di Morrison /Lee, Authority di Morrison/Ha non sono andte oltre il secondo numero in tre anni ).

Il che ci porta dritti dritti all'attuale " StormWatch : Post Human Division "; ora siamo di fronte ad una squadra di polizia post umana, che agisce secondo leggi molto aderenti a quelle effettivamente in vigore tra le forze dell'ordine, ma che non disdegna di giocare sporco quando il caso lo richiede.

Bella la trama e caratterizzazione dei personaggi ad opera di Christos Gage, famoso come sceneggiatore televisivo del serial Law&Order e dei suoi spin-off, e disegni grezzi e ripugnanti quel tanto che basta ad opera del bravissimo Dough Manke, già autore di gioellini come The Mask per la Dark Horse e Major Bummer in casa DC.

Pur risultando già sorpassato per certi versi dagli eventi del cosmo WildStorm, dopo le miniserie " Number of the Beast " e " World's End " che stanno sconvolgendo le testate americane in questo periodo, StormWatch: PHD " risulta essere una piacevole e divertente lettura, che coniuga molto bene azione e leggerezza, mantenendo viva l'attenzione del lettore.

Andre.!

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