domenica 28 dicembre 2008

Visioni vacanziere...



No, non vi preoccupate, non ho avuto premonizioni o catastrofiche rivelazioni di ciò che sarà; ho solo dato sfogo ad una delle mie più grandi passioni: sono andato al cinema.
Devo dire che quest' anno, soprattutto nell' ultimo periodo, i film che ho visto e che mi sono piaciuti si possono contare sulle dita di una mano!
Ma questa volta sono stato fortunato ( leggi ho scelto bene ) e sono andato a vedere "Come Dio comanda".
Non mi ritengo un esperto conoscitore dei lavori di Salvatores, non ho visto tutti i suoi film, quelli visionati li ho forse scelti tra i più conosciuti, o tra i più accreditati; devo dire che conservo un' ottimo ricordo di ognuno di loro, tranne purtropo Quo vadis baby, proprio non sono riuscito a farmelo piacere. Ed è forse per quell' unica pellicola che all' inzio non ero convinto di investire in Come Dio comanda; dopo un' ora e quaranta avevo fatto pace con Il buon regista.
L' ho trovato intenso, ruvido; mi è penetrato nelle ossa come l' umidità e il freddo che vengono rappresentati sulla pellicola; i personaggi sono duri, spietati e soprattutto veri. Non so se abbia giovato il lavoro di Ammaniti, dal cui libro appunto è tratto il film; le magistrali interpretazioni di Elio Germano, Filippo Timi, Fabio De Luigi ( che non fa solo film di cassetta, ma è un bravo attore ) o del giovanissimo Alvaro Caleca, oltre sicuramente alle doti di Salvatores.
Tornando al punto di partenza, i precedenti film mi avevano divertito, forse erano anche meritevoli di maggiori riconoscimenti, ma quest' ultimo mi è entrato dentro, mi ha commosso, fatto arrabbiare, ha smosso un corollario di sentimenti ed emozioni che da parecchio non provavo guardando un film. Sono rimasto estasiato e ancora adesso a distanza di una settimana dalla visione, porto un buon retrogusto, come quello lasciato da un buon vino. Consiglio vivamente di investire 7 euri in questo capolavoro di cinematografia italiana. 
Franz.

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